CAMPIONATO PRIMAVERA 2006-07
Regular s. - Ottavi - Fase finale - Finalissima - Albo d'oro

FINALE 1°/2° POSTO

Sabato 19 maggio | Inter-Sampdoria 1-0 | Bressanone, ore 20:30

INTER (4-4-2): Tornaghi; Fais, Bonucci, Conrotto, Fautario; Puccio (39’st Pedrelli), Bolzoni, Maa Boumsong, Biabiany (48’st Figliomeni); Balotelli (46’st D. Esposito), Ribas. A disp. Belec, Cocchiere, Maaroufi, Litteri. All. V. Esposito
SAMPDORIA (4-4-2): Fiorillo; Ciancio, Donato (32’st Bianco), Rossini, Enow (46’st Soddimo); Koman, Castellazzi, Cucciniello, Da Mota; Ferrari, Romeo. A disp. Di Gennaro, Azor, Compagnone, Pondaco, Marilungo. All. Bollini
MARCATORI: 45’st Balotelli (rig.)


Finisce nella bacheca dell’Inter, proprio nell’anno in cui è stato intitolato alla memoria dell’ex presidente nerazzurro Giacinto Facchetti, il campionato Primavera, al termine di una finale poco spettacolare, decisa da un calcio di rigore all’ultimo minuto. Le occasioni di un certo rilievo sono arrivate solamente nella seconda metà della ripresa: al 27’ il portiere doriano Fiorillo (classe ’90, nazionale under 17), si è dovuto tuffare alla sua sinistra per deviare in angolo una punizione di Balotelli, sulla battuta dalla bandierina Puccio ha centrato la traversa di testa. Due minuti dopo un lancio lungo aveva pescato Ribas solo in area, all’ultimo momento il capitano blucerchiato Donato è riuscito a chiudere, facendosi anche male. Quando già si pensava ai tempi supplementari è arrivato il rigore di Balotelli (altro classe ’90, già a segno contro il Genoa negli ottavi e la Reggina nei quarti), la Sampdoria può recriminare per un fallo in area su Romeo, in pieno recupero, non rilevato dall’arbitro. Il secondo posto rimane comunque un eccellente risultato per la squadra di Alberto Bollini – la Sampdoria, per i ben noti problemi di impiantistica dovuti alla collocazione geografica della città di Genova, non ha mai avuto grande tradizione a livello giovanile, e non ha neppure uno scudetto in bacheca – l’Inter torna a festeggiare un titolo dopo quello conquistato da Verdelli nel 2002, grazie alle di Martins e Pandev nella finale con l’Atalanta. Oggi come allora, un titolo figlio dei grandi investimenti di Massimo Moratti più che del lavoro fatto nelle categorie inferiori: dei quattordici giocatori messi in campo oggi da Vincenzo Esposito (prima stagione sulla panchina nerazzurra) due sono arrivati in estate, Ribas e il match winner Balotelli, e tre al mercato di riparazione, Conrotto, Figliomeni e Pedrelli. (Francesco Oddi)