DENIS ALIBEC
Attaccante
Nato a Costanza (Romania) il 5 gennaio 1991
Esordio in A: 21 novembre 2010, Chievo-Inter 2-1
|
2008-09 |
FARUL CONST. |
A |
|
|
|
|
31 |
2009-10 |
INTER |
A |
0 |
0 |
0 |
0 |
31 |
2010-11 |
INTER |
A |
2 |
0 |
0 |
0 |
|
2011-12 |
MALINES |
A |
|
|
|
|
|
2012-13 |
VIITORUL CONST. |
A |
|
|
|
|
|
2013-14 |
BOLOGNA |
A |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
(legenda)
È rimasto un po’ in disparte, ma adesso, a partire dall’amichevole di Vaduz contro la squadra locale allenata da Littbarski, intende uscire allo scoperto. Denis Alibec, tra i giovani, è il primo nella lista di Josè Mourinho per il test di quest’oggi in Liechtenstein: dopo la promozione di Krhin, tocca all’attaccante rumeno. Alibec è arrivato in nerazzurro soltanto lo scorso 3 luglio, ma il suo rapporto con i nerazzurri è decisamente più datato. Pierluigi Casiraghi lo ha aveva adocchiato quasi due anni fa, segnalandolo immediatamente. Il ragazzo è rimasto subito affascinato dall’opportunità di vestire nerazzurro, ma la trattativa è stata tutt’altro che semplice. Soltanto quest’estate è stato trovato un accordo con il presidente del Farul Costanta sulla base di circa 800 mila euro, mentre il giocatore ha firmato un accordo quadriennale fino al 2013. Da Inghilterra, Germania e Russia erano pervenute altre offerte, ma Alibec ha sempre voluto l’Inter.
Ha compiuto 18 anni lo scorso 5 gennaio, mancino, è una prima punta. Le sue caratteristiche sono tanto banali, quanto efficaci. Forza fisica, ma soprattutto un innato istinto per il gol. Ecco perché chi lo ha tenuto d’occhio con una certa frequenza negli ultimi tempi lo ha subito accostato a Christian Vieri. Non è un attaccante che lavora molto per la squadra, ma mai è impreparato quando arriva un pallone nei pressi dell’area di rigore. E soprattutto sa sempre dov’è la porta, basta chiedere informazioni alle Nazionali giovanili della Romania che, dall’under 19 all’under 21, lo chiamano costantemente per avere un punto di riferimento in avanti. Lo staff tecnico nazionale reputa che sia l’investimento migliore per il futuro e non temono di farlo giocare con ragazzi più grandi. Anche perché non ha problemi di personalità, anzi talvolta eccede. Il suo atteggiamento è probabilmente l’arma in più, ma anche il suo peggior nemico. E Mourinho lo ha già capito. Alla vigilia di Inter-Catania, Alibec, appena rientrato dall’Austria, è stato aggregato alla prima squadra. Ha iniziato l’allenamento con una certa sufficienza ed è subito stato ripreso dall’allenatore portoghese. A quel punto ha cambiato marcia e in partitella ha fatto faville, andando a segno e mettendo alle corde i ben più esperti difensori. Lo Special One è rimasto subito affascinato da tanta determinazione, oltre che dalle sue indubbie qualità. Ora vuole rivederlo tra i grandi e poi valuterà.
Alibec avrebbe forse potuto entrare prima nei piani della prima squadra, ma sono molti i motivi che hanno rallentato la sua “promozione”. Innanzitutto è arrivato soltanto da pochi mesi e ha avuto bisogno di un breve periodo di ambientamento. In ritiro, tra l’altro, già figurava un’altra punta, Mattia Destro. Ma soprattutto Alibec è stato molto spesso lontano da Milano: le frequenti convocazioni delle nazionali giovanili rumene lo hanno portato a disertare alcune sfide con la Primavera, ma soprattutto le eventuali chiamate della prima squadra per allenamenti supplementari. E così Mourinho non ha quasi mai avuto modo di guardarlo da vicino. Le uniche eccezioni risalgono allo scorso agosto, al Trofeo Tim, quando è stato convocato per necessità contro Milan e Juventus, ma è rimasto in panchina a guardare i suoi compagni.
Anche in Primavera non sono mancate le difficoltà che Alibec ha comunque brillantemente superato. Infatti le numerose assenze hanno indotto Fulvio Pea a preferire Destro come prima punta, facendo spesso giocare il rumeno come seconda. Alibec, però, è un centravanti puro. Lo ha dimostrato, scegliendo le occasioni migliori. Ha firmato una doppietta in coppa Italia contro il Milan, ha segnato altri due gol in campionato, ma soprattutto ha realizzato una tripletta in amichevole contro il Pizzighettone giovedì scorso, in un test che ha visto la presenza anche di Marko Arnautovic. Inutile dire che l’austriaco è stato oscurato dalle prodezze del rumeno che ora vuole soffiargli il posto.
(Gabriele Cattaneo | Tuttosport | 14 novembre 2009)