LUCA ANTEI

Difensore
Nato a Roma il 19 aprile 1992
Esordio in A: -
Esordio in B: 1 ottobre 2011, Grosseto-Ascoli 3-3

2005-06 TOR DI QUINTO dil.
2006-07 TOR DI QUINTO dil.
2007-08 TOR DI QUINTO dil.
2008-09 TOR DI QUINTO dil.
43 2009-10 ROMA A 0 0 0 0
50 2010-11 ROMA A 0 0 0 0
13 2011-12 ROMA A 0 0 0 0
92 Set.2011 GROSSETO B
19 2012-13 ROMA A 0 0 0 0
5 Gen.2013 SASSUOLO B 2 0
5 2013-14 SASSUOLO A

(legenda)

“Antei? Ce lo sono già venuti a chiedere – si lascia scappare Bruno Conti nella notte di Pistoia, prima di infilarsi in macchina e sparire verso Roma e la cortina di silenzio stampa che si è autoimposto mentre decidono il suo futuro: non parlo del mio lavoro, parlano i fatti, che hanno tanto da dire a chi li vuole ascoltare – ma d’altronde dove lo trovi un difensore così? Uno che non ti fa mai un fallo, ti leva la palla senza toccarti e se ne va in quel modo, a impostare a testa alta?”.

Magari lo trovi a Via del Baiardo, un centinaio di buche dopo il campo nomadi, all’Usd Tor di Quinto, dove regna la dinastia dei Testa, e si formano uomini e calciatori col metodo Vecchie Maniere, palla in tribuna se serve, e pazienza se il Tevere è più vicino della bandierina del corner, i palloni si ricomprano. Una volta esonerarono un tecnico primo in classifica perché faceva il 4-3-3: sul modulo non c’è democrazia, il Tor di Quinto è la riserva protetta del libero, il progetto di ripopolamento ne prevede uno dietro ai tre marcatori e uno davanti, e quello davanti era Luca Antei, prima che De Rossi lo trasformasse da centrocampista fasullo in difensore vero. “In effetti non è facile dire se dovevo difendere più da difensore alla Roma o da centrocampista al Tor di Quinto – ammette il ragazzo – forse più da loro però. Coprivamo tutti, non ci facevano mai gol: una scuola che mi ha aiutato tantissimo, ci sono arrivato anche in under 19”.

Il suo quarto d’ora di celebrità era cominciato allungando il collo – lui che è già il più alto di tutti – per trovare e indicare il fratello Emanuele, 23 anni, a cui ha dedicato il gol che vale la finale, arrivato dopo 79’ in cui ha cancellato da solo l’attacco del Genoa, lasciando i compagni a divertirsi davanti. Verso la fine, visto che il portiere avversario, un Perin in giornata di grazia, si stava divertendo molto più dei suoi compagni, è salito in area e in cielo e ha messo la partita nella giusta direzione, prima del 2-0 di Montini. Quando è arrivato in zona interviste, Antei sapeva già la prima domanda, lui che stava tra i dilettanti del Tor di Quinto quando la Roma prese Sini e Frascatore, e ci è rimasto fino a due estati fa, quando a 17 anni il treno sembra ormai passato. “Diciamo che come calciatore mi sono formato più tardi: quando Paolo (Frascatore, ndr) è andato alla Roma era già così, io non gli arrivavo neanche alla spalla. E quando ci sono arrivato anche io, pensavo fosse già tardi”. Lo pensava anche Materazzi, stessa scuola Tor di Quinto, stesso ruolo e attitudini, non lo stessa educazione: lo stampellone taciturno, contratto da ridiscutere con scadenza 2012, nell’ultimo mese ha intravisto la serie A dalla tribuna di Catania e potrebbe tornare presto a sentirne l’odore, in una Roma che ha già perso Mexes, Loria e Burdisso II.

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 10 giugno ’11)