La nazionale under 19, per quei pochi della Roma Primavera che ancora non c’erano arrivati, sembrava un obiettivo complicato: erano già troppi. Alberigo Evani, uno che per storia calcistica non può essere certo essere sospettato di simpatie giallorosse, tra agosto e settembre li chiamava a blocchi di cinque, a rotazione tra i 7 nel giro, roba che neanche la Juventus nell’Italia di Bearzot. Tenendo conto che due sono stranieri (Tallo e Nego), e uno in età da under 20, con vista sulla 21 (Viviani), l’unico che mancava era Federico Barba, maggiorenne da un mese, difensore centrale dai piedi buoni, all’occorrenza terzino sinistro, cresciuto nella scuola calcio di Totti e arrivato alla Roma nel 2008, dopo un anno e mezzo alla Cisco ex Lodigiani. In tre anni a Trigoria ha fatto in tempo a vincere due scudetti: difensore centrale di riserva con la Primavera, terzino destro d’emergenza l’anno prima con gli Allievi Nazionali, con Alessandro Orchi al centro.

Proprio Orchi un annetto fa lo aveva preceduto nel giro azzurro, rimanendoci fino all’ultima amichevole, l’8 settembre contro la Francia, frattura del quinto metatarso del piede sinistro, a una manciata di minuti dalla fine. E Barba, che aveva cominciato la stagione nel modo peggiore, espulso all’Olimpico in Supercoppa, contro la Fiorentina di Babacar, si è ritrovato di colpo ad essere il più esperto tra i centrali della Primavera, da riserva di Antei (ceduto al Grosseto il 31 agosto) a chioccia per il 17enne Rosato, ex scuola calcio Totti pure lui. Evani, che dieci giorni fa era a Trigoria per Roma-Palermo, gli ha regalato la prima maglia azzurra, inserendolo in lista insieme a Caprari, Verre (il più giovane, sai che novità), Ciciretti e Sabelli. Ventitre convocati per il ritiro, oggi, all'esordio nelle qualificazioni all'Europeo — in Svezia, ma con la Romania — sono rimasti in 18. I cinque della Roma, tutti presenti.

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 6 ottobre ’11)

La carriera in nazionale (figc.it)