SIMONE BATTAGLIA

Centrocampista
Nato a Roma il 18 marzo 1995
Esordio in A: -

2004-05 PRO CALCIO AC. dil.
2005-06 ROMA A 0 0 0 0
2006-07 ROMA A 0 0 0 0
2007-08 ROMA A 0 0 0 0
2008-09 ROMA A 0 0 0 0
2009-10 ROMA A 0 0 0 0
2010-11 ROMA A 0 0 0 0
2011-12 ROMA A 0 0 0 0
2012-13 ROMA A 0 0 0 0
2013-14 ROMA A

(legenda)

Ottavi dei playoff scudetto 2010, campionato Giovanissimi Nazionali, a Trigoria Roma e Genoa hanno chiuso i supplementari sull’1-1 e per decidere chi andrà a Montepulciano servono i rigori. Ne serviranno venti per l’esattezza, ma questo non può saperlo nessuno quando sul dischetto, dopo due centri dei rossoblù e uno della Roma, si presenta un ragazzino minuto: sistema la palla, dà un’occhiata al portiere e poi lo gela con un sinistro all’incrocio, che per precisione e rapidità di esecuzione ricorda tanto il rigore di De Rossi nella finale dei Mondiali. Simone Battaglia si presentava così al calcio giovanile che conta, mandando avanti quel suo sinistro che non conosce perdono.

Due anni dopo, è sua la firma sul successo esterno degli Allievi Nazionali, che ha tenuto la Roma a un solo punto dal secondo posto in attesa dello scontro diretto di domenica prossima fra Lazio e Catania. Non è uno da gol banali, il diciassettenne centrocampista di Tovalieri e d’altra parte le premesse c’erano già in quella caldissima domenica contro il Genoa. Sul campo degli umbri ne ha segnati due, non su calcio di punizione - la sua specialità - ma su invito di Masciangelo, che ha un anno meno di lui e un altro sinistro che promette bene. «Per il secondo posto ci sarà da combattere fino alla fine - ha detto Battaglia dopo il derby - e noi siamo pronti. Se giochiamo come sappiamo, possiamo competere alla pari con tutte».

Nessuna presunzione, solo la consapevolezza maturata in una stagione per molti versi travagliata, che i ’95 (quelli che passeranno alla storia come la prima squadra di Vincenzo Montella allenatore) hanno vissuto fra risultati altalentanti nella prima parte e ritrovate sicurezze dal Torneo di Arco in poi. «Le difficoltà che abbiamo incontrato ci hanno fatto crescere. Siamo stati bravissimi a reagire quando i risultati non arrivavano e ci diceva tutto male. Adesso non vogliamo fermarci». Adesso che alla fine della stagione regolare mancano tre partite (Bari, Nocerina e il recupero con il Napoli), è ancora Battaglia a suonare la carica. Della squadra di Tovalieri è uno dei leader e non potrebbe essere diversamente, visto che del gruppo dei ’95 fa parte da sempre. Aveva dieci anni quando la Roma lo notò nella Pro Calcio Acilia e lo invitò a Trigoria per un provino: esame superato a pieni voti, tre settimane dopo era fra i bambini che tornavano a formare la squadra Pulcini. Simone non poteva chiedere di meglio, visto che della Roma è innamorato da sempre.

È Alessandro Toti (attuale vice di Alberto De Rossi) a farlo giocare con continuità da trequartista, Montella lo arretra in mediana per sfruttarne la precisione nel lancio, dall’anno scorso Tovalieri lo alterna nelle due posizioni. I gol arrivano lo stesso, preferibilmente da lontano, anche se il più bello fin qui l’ha segnato a Rieti contro il Cagliari, curiosamente con il destro, «la cosa in cui vado meno bene», come dice lui quando gli chiedono di raccontarsi. Intanto ha una voglia matta di tornare a Montepulciano per le finali: «Si può fare. Vedrete».

(Valeria Meta - Il Romanista - primo maggio ’12)