ALESSANDRO BERARDI

Portiere
Nato a Roma il 16 gennaio 1991
Esordio in A: -

2005-06 LAZIO A 0 0 0 0
2006-07 LAZIO A 0 0 0 0
2007-08 LAZIO A 0 0 0 0
2008-09 LAZIO A 0 0 0 0
43 2009-10 LAZIO A 0 0 0 0
99 2010-11 LAZIO A 0 0 0 0
16 2011-12 LAZIO A 0 0 0 0
16 2012-13 LAZIO A 0 0 0 0
33 Set.2012 VERONA B 0 0 0 0

(legenda)

Quando è uscito dallo spogliatoio dell’Anco Marzio di Ostia, Alessandro Berardi non teneva la coppa del Tirreno e Sport appena conquistata, come fa ogni capitano dopo una vittoria. Berardi, che della Primavera di Bollini è il più «vecchio», ha preferito far portare via il trofeo agli altri: con una mano teneva una borsa del ghiaccio, da applicare sul gomito dolorante che gli aveva anche fatto saltare la partita con il Botafogo. Meglio evitare che si gonfi, o che dia il minimo fastidio: «Venerdì vorrei andare in panchina», ha detto lasciando il centro sportivo dove la Lazio aveva appena portato a casa il primo trofeo della stagione. E ci mancherebbe: Marchetti è squalificato, Carrizo non rientra nei piani di Reja (anche se potrebbe essere convocato come terzo portiere), Bizzarri andrà tra i pali e a fare il «dodicesimo» a San Siro ci sarà proprio Berardi. Un’emozione che gli era capitata anche contro il Bari, all’Olimpico, ma solo perché proprio Bizzarri non rispose al telefono dopo l’infortunio di Muslera.

Stavolta sarà diverso, Alessandro non dovrà alzarsi di corsa dal ristorante e avrà il tempo di avvertire tutti. Anche sabato, Berardi è stato uno degli artefici della vittoria, così come lo era stato nella finale del Tirreno e Sport 2010, quando parò un rigore a Florenzi al 90’: quando il Napoli si è fatto minaccioso dalle sue parti, ci ha messo una pezza.

Sabato parte il campionato Primavera e la Lazio di Bollini, ma anche di Ceccarelli, Crescenzi e Zampa, giocherà a Palermo, con diretta su Sportitalia: «La condizione fisica dei ragazzi è ottimale – ha spiegato il tecnico a Lazio Style Radio – considerando anche la struttura fisica di ogni singolo giocatore e il fatto che molti ‘94 non erano abituati a questi carichi di lavoro. Dispiace solo per l’infortunio di Fagioli (frattura del perone sinistro, fuori tre mesi, ndr), uno che a questa maglia tiene tantissimo. Ceccarelli? È troppo importante per la Primavera e per la Lazio in generale». E se sabato, per una volta, non sarà la Lazio di Berardi, pazienza.

(Marco Calabresi - La Gazzetta dello Sport - 7 settembre ’11)