GIACOMO BERETTA

Attaccante
Nato a Varese il 14 marzo 1992
Esordio in A: 1 maggio 2011, Milan-Bologna 1-0

2006-07 VARESE C2 0 0
2007-08 VARESE C2 0 0
32 2008-09 ALBINOLEFFE B 0 0
2009-10 MILAN A 0 0 0 0
51 2010-11 MILAN A 1 0 0 0
7 2011-12 ASCOLI B 2 2
Gen.2012 JUVE STABIA B 0 0
2012-13 PAVIA C1 0 0

(legenda)

Un attaccante come Giacomo Beretta spinge a fare, con le dovute proporzioni, paragoni importanti. A vederlo giocare, ad alcuni ricorda Pippo Inzaghi, ad altri Christian Vieri e molti sono gli amici e i compagni di squadra che lo chiamano “Bobone”. E domani sarà in panchina a Brescia, con Cassano e Robinho in campo. Nella Primavera del Milan è arrivato nell’estate 2009, in comproprietà dall’AlbinoLeffe (il club di via Turati sborsò 800.000 euro), per poi essere riscattato e rientrare nell’affare Boateng: ora è in comproprietà con il Genoa. Un ragazzo educato, a tratti timido, ma in campo si trasforma, dimostrando di essere uno degli attaccanti più forti della sua nidiata (è nato il 14 marzo 1992). «Purtroppo per varie vicissitudini è stato un giocatore che ci è mancato molto, tra Nazionale e infortuni importanti – ha dichiarato Giovanni Stroppa, allenatore del piccolo Diavolo –. adesso sta riprendendo la continuità e in queste gare sta dimostrando il suo valore. Ha ottime prospettive e deve migliorare tanto, come è naturale. Ma nessuno può togliergli quello che già possiede. Giacomo fa gol, sa muoversi con l’uomo alle spalle e nei movimenti in verticale è eccezionale. Ha un ottimo spunto, con il tempo migliorerà tecnicamente».

In questi due anni in rossonero non è stato molto fortunato. Nella prima stagione è rimasto fuori per alcune settimane per un infortunio alla caviglia. Al rientro aveva partecipato al mondiale Under 17 in Nigeria e nel Continente Nero si era fatto male ancora alla caviglia. Complice l’infortunio di Zigoni, Beretta aveva guidato il Milan al Viareggio 2010, firmando due triplette nelle prime due gare del torneo: mai nessuno come lui nella storia della manifestazione. Il 19enne rossonero ha avuto molti problemi fisici pure quest’anno e al momento con la Primavera ha collezionato 18 presenze ufficiali e 7 gol (tutti in campionato): quattro soltanto al Vicenza il 6 aprile, con Adriano Galliani presente al Vismara. E forse questo ha convinto tutti che si poteva puntare su di lui e l’occasione è arrivata con la trasferta di Brescia, vista la squalifica di Ibrahimovic e l’infortunio di Pato. In fin dei conti, i grandi lo hanno potuto vedere all’opera già nel ritiro invernale in Dubai perché nella partita contro l’Al Ahli di Fabio Cannavaro ha segnato con un bel colpo di testa. E ieri si è ripetuto anche in allenamento nella partitella finale 8 contro 8.

Calcisticamente Beretta è cresciuto nel Varese, dove è nato e dove abita con la sua famiglia. Si è messo in luce con l’AlbinoLeffe: «Ricordo che era un attaccante d’aria di rigore, molto bravo nel cercare la profondità. Spalle alle porte, Giacomo è molto bravo nel proteggere la palla e segna con grande facilità. Forse amava poco partecipare al gioco di squadra, ma sotto questo punto di vista è migliorato. Sì, con le dovute proporzioni mi ricorda Pippo Inzaghi», ha confidato Giorgio Gatti, ora tecnico degli Allievi Nazionali dell’Inter, suo allenatore ai tempi dell’AlbinoLeffe. È approdato a Milanello, dando del lei a Inzaghi la prima volta che lo ha visto. Se ne avrà l’occasione, già domani a Brescia Beretta cercherà di imitare Superpippo.

(Salvatore Riggio | Tuttosport | 22 aprile ’11)



La carriera in nazionale (figc.it)