DANILO CATALDI

Centrocampista
Nato a Roma il 6 agosto 1994
Esordio in A: -

2005-06 OTTAVIA dil.
2006-07 LAZIO A 0 0 0 0
2007-08 LAZIO A 0 0 0 0
2008-09 OTTAVIA dil.
2009-10 LAZIO A 0 0 0 0
2010-11 LAZIO A 0 0 0 0
2011-12 LAZIO A 0 0 0 0
38 2012-13 LAZIO A 0 0 0 0
28 2013-14 CROTONE B

(legenda)

La Lazio lo aveva scaricato all'Ottavia, lui per la Lazio ha rifiutato il Manchester City. E ora Danilo Cataldi è uno dei pilastri della Primavera: contratto da professionista, e maglia numero 38 col nome sopra. “E pensare che l'anno scorso non ho giocato per sei mesi, scelta tecnica. Poi da dicembre mister Bollini ha cominciato a darmi fiducia, e ho potuto vivere la grande stagione della Primavera, arrivando a sfiorare lo scudetto, in quella sfortunata finale con l'Inter”. Quella Primavera con sette titolari al limite d'età ora non esiste più, sono rimasti lui, il difensore Ilari e Rozzi. “E quando Rozzi non c'è, ogni tanto Bollini mi prova come finto attaccante, parto centravanti e vengo a trequarti. Un ruolo che mi piace molto, anche se resto una mezz'ala. È una vita che giochiamo insieme io e Rozzi, siamo amici, ma abbiamo avuto percorsi molto diversi: lui sin da ragazzino era il più bravo di tutti, io dopo due anni di Lazio venni scartato. E mentre i miei ex compagni facevano i Giovanissimi Nazionali io stavo di nuovo nell'Ottavia, la scuola calcio vicino casa dove avevo giocato per sette anni prima di arrivare alla Lazio. Che però, con tutto che non mi ero lasciato benissimo, dopo un anno mi ha ripreso: Allievi Regionali, Nazionali e Primavera”.

Un percorso che in estate poteva interrompersi: si era parlato dei due club di Manchester interessati a lui. “Dei contatti ci sono stati. Diciamo che era uno solo dei due (il City, ndr”). Ma appena si è saputa questa cosa la Lazio mi ha chiamato per firmare il contratto, e io, che sono biancoceleste, ho accettato subito”. E il Manchester City si è preso il suo compagno di squadra, il terzino Marin. “Vlado lo sentiamo spesso, era uno di noi. La Lazio ci è rimasta male, ma l'amicizia resta. E questo per noi ormai è un lavoro: io ho fatto una scelta diversa, ma posso capire la sua”.

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 31 ottobre ’12)


La carriera in nazionale (figc.it)