LORENZO CINQUE

Attaccante
Nato a Roma il 22 agosto 1991
Esordio in A: -

2005-06 OTTAVIA dil.
2006-07 LAZIO A 0 0 0 0
2007-08 LAZIO A 0 0 0 0
2008-09 LAZIO A 0 0 0 0
56 2009-10 LAZIO A 0 0 1 0
55 2010-11 LAZIO A 0 0 0 0

(legenda)

Non lo avranno. Non sarà un altro caso Macheda, non lascerà Roma, non salirà a bordo di aerei o elicotteri per farsi portare via. Lo vogliono in tanti, è così da un anno, ma lui vuole la Lazio. È così da sempre: Chelsea e Barcellona sono sulle sue tracce da 12 mesi, si sono fatti vivi pure di recente. E Inter e Juve hanno chiesto informazioni. Si chiama Lorenzo Cinque, centravanti della Primavera biancoceleste. Classe 1991, 18 anni il 22 agosto. È nato a Roma (papà Luigi è di Positano), è tifosissimo laziale da una vita. E l’attaccamento ai colori sociali vale più di ogni altra cosa: più di un’offerta economica allettante, più del fascino dei grandi club internazionali. Questo è il suo pensiero.

Lorenzo è un ragazzo con la testa sulle spalle e può contare su una famiglia modello. È un ragazzo precoce, in campo e negli studi. Quest’anno prenderà la maturità classica e lo farà con un anno d’anticipo sui tempi canonici, in Primavera ha militato essendo sotto età. Eppure vive il calcio assiduamente da soli tre anni: fino ai 14-15 gareggiava nel nuoto. Anzi, trionfava nel nuoto: vinse i campionati nazionali e solo nel tempo libero tirava calci al pallone, per divertimento. Grande tecnica e fisico dirompente, oltre a una confidenza disarmante con la porta, sono le sue caratteristiche. Accadde tutto per caso, come capita ai predestinati: venne notato da alcuni intenditori e finì nell’Ottavia (società dilettantistica romana), gruppo Giovanissimi Regionali. Provò l’avventura e trovò il suo destino. Fu notato dalla Lazio dopo una stagione di magie e grandi numeri, e lui accettò la proposta dei biancocelesti dicendo no agli altri corteggiatori. Partì dagli Allievi Coppa Lazio, diventò capocannoniere in un amen. Si trovò a giocare accanto all’emigrante Federico Macheda (oggi al Manchester United). L’anno dopo Lorenzo passò agli Allievi Nazionali: segnò 30 gol, un record assoluto. Numeri che non passarono inosservati e Barcellona e Chelsea si fecero vivi per la prima volta.

Nella scorsa stagione è stato promosso in Primavera, il suo volo l’ha fermato solo la sfortuna. Iniziò tra i titolari, ma a ottobre un infortunio a un piede lo mise ko. Fu costretto a rimanere fermo un mese. Non fece in tempo a rientrare, lo bloccò una lussazione a una spalla, un mese e mezzo col tutore. Si rimise in piedi, non ebbe il tempo di riproporsi che fu messo al tappeto dalla mononucleosi. Saltò il sogno di partecipare al Viareggio. Ha superato tutto, oggi sta benone. E il prossimo anno conta d’essere protagonista con la Primavera. L’ex diesse Sabatini un giorno gli disse: «Presto indosserai la casacca biancoceleste, quella più pesante» . Non ha ancora un contratto professionistico, se lo può guadagnare sul campo. È il suo vero sogno. Tutto italiano, romano e biancoceleste.

(Daniele Rindone | Il Corriere dello Sport-Stadio | 4 giugno 2009)