JACOPO COLETTA

Portiere
Nato a Roma il 19 aprile 1992
Esordio in A: -

2003-04 CENTRO CALCIO F. dil.
2004-05 ROMA A 0 0 0 0
2005-06 ROMA A 0 0 0 0
2006-07 ROMA A 0 0 0 0
2007-08 ROMA A 0 0 0 0
2008-09 ROMA A 0 0 0 0
2009-10 CHIEVO A 0 0 0 0
92 2010-11 CHIEVO A 0 0 0 0
1 2011-12 CHIEVO A 0 0 0 0

(legenda)

La sua imbattibilità è caduta sabato, per un rigore di Comi: Milan-Chievo 1-1, dopo cinque partite in cui la formazione gialloblu non incassava gol. Anche coi rossoneri Jacopo Coletta ha dimostrato di essere uno dei portieri più affidabili della categoria, oltre che uno dei più esperti, uno dei pochi che sta completando il triennio in Primavera in questa stagione. Il Chievo lo prese tre anni fa, a parametro zero dalla Roma, insieme all’attaccante Di Stefano, di un anno più vecchio. La prima stagione in Primavera la passò a fare il terzo: sarebbe dovuto essere il dodicesimo di Pavanello, oggi titolare in Seconda Divisione con la Giacomense, di un anno più vecchio, ma la società mando a giocare nella categoria un fuoriquota, il polacco Miskiewicz, un classe ’89 in prestito dal Milan, che peraltro fece un ottimo campionato. Nella stagione 2010-11 Coletta si è preso il posto da titolare, entrando anche nel giro della prima squadra: al momento è il quarto, alle spalle di Sorrentino, Puggioni e Squizzi, ma qualche trasferta col gruppo dei grandi è riuscito a farla.

La sua Primavera – con un’età media piuttosto alta – ha la seconda miglior difesa del campionato: solo la Lazio ha fatto meglio, la Roma no. Una parziale rivincita, visto che proprio la società giallorossa lo aveva lanciato tra i professionisti, senza però crederci sino in fondo: cresciuto nel Centro Calcio Federale, come i coetanei Cilfone e Ceccarelli, al secondo anno a Trigoria vinse il campionato Giovanissimi Nazionali, con Stramaccioni in panchina, Sini, Pettinari, Scardina e Frascatore in campo. L’anno dopo era con gli Allievi Regionali, una volta arrivato nei Nazionali si è trovato riserva di Mirko Pigliacelli, di un anno più giovane. La società lo avrebbe confermato, ma in Primavera sarebbe partito come terzo, alle spalle dei più esperti Frasca e Pena, per poi trovarsi, un anno dopo, di nuovo Pigliacelli davanti: preferì chiedere e ottenere lo svincolo, per ricominciare da zero a Verona. Scelta coraggiosa, e a conti fatti vincente.
(Francesco Oddi - 10 aprile ’12)