LORENZO CRISETIG

Centrocampista
Nato a Cividale del Friuli (UD) il 20 gennaio 1993
Esordio in A: -
Esordio in prima squadra: 27 settembre 2011, Cska Mosca-Inter 2-3

2006-07 DONATELLO dil.
2007-08 INTER A 0 0 0 0
2008-09 INTER A 0 0 0 0
48 2009-10 INTER A 0 0 0 0
48 2010-11 INTER A 0 0 0 0
48 2011-12 INTER A 0 0 1 0
2012-13 SPEZIA B 10 0
29 Feb.2013 SPEZIA B 17 1
4 2014-15 CAGLIARI A

(legenda)

Lorenzo Crisetig sta vivendo il sogno di un ragazzo di 16 anni e mezzo che, senza aspettarla, ha ricevuto la chiamata della nazionale Under 21. Se scenderà in campo contro il Galles o la prossima settimana contro il Lussemburgo il centrocampista dell’Inter diventerà il più giovane esordiente della storia dell’Under 21, un primato al quale lui, in passato nel mirino anche del Milan e dell’Udinese, non pensa. «Voglio solo lavorare per migliorare - ci ha raccontato ieri nel ritiro di Vimercate - anche se la maglia dell’eventuale esordio l’ho promessa a mia madre Maria che ha già quella dell’amichevole contro il Bahrein disputata ad agosto con l’Inter».
Cosa ha pensato quando le è stata comunicata la convocazione?
«Non volevo crederci. Ringrazio Casiraghi per questa opportunità. Mi sto allenando al massimo, facilitato dall’essere in un gruppo con tanti ragazzi che mi danno consigli. Conoscevo Perin del Genoa, mentre adesso sono in camera con Brivio del Vicenza».
Quando ha iniziato a giocare?
«A 8 anni nell’Audace di San Leonardo, in provincia di Udine, poi sono andato nel Donatello dove sono rimasto fino a quando sono passato all’Inter, a 14 anni. Giocavo centrocampista offensivo e il mio idolo era Kakà, un mito per quello che fa in campo, ma anche per il bravo ragazzo che è. Dicevano che gli assomigliavo come modo di giocare e per quanto segnavo, ma adesso mi hanno arretrato e faccio l’interno sinistro di centrocampo».
Chi sono ora i suoi idoli?
«Thiago Motta, Sneijder e Flamini oltre a Gerrard e alle stelle del Barcellona».
Come mai ha scelto l’Inter?
«Ha iniziato a seguirmi quando avevo 12 anni, ha parlato con la mia famiglia e mi ha convinto. Si erano interessate a me anche il Milan e l’Udinese, ma non ho avuto dubbi. È una scelta che rifarei».
E adesso sogna di giocare nell’Inter.
«Sì perché vedo il mio futuro con questa maglia. Giocare a San Siro sarebbe bellissimo, ma aspetto con tranquillità e sono già contento dell’opportunità di essermi potuto allenare con tanti campioni come successo quest’estate prima e dopo il trofeo Tim e l’amichevole contro il Bahrein. In allenamento tutti vanno a 1000 all’ora e c’è sempre da imparare».
E quando ha esordito negli ultimi 9' del match contro la nazionale del Bahrein cosa ha provato?
«Una grande emozione. Mourinho mi ha detto di fare quello che sapevo. È stato sufficiente: lui è uno dei migliori allenatori al mondo. Ora però per me c’è la Primavera e l’obbligo di far bene lì».
Che consigli le ha dato Santon?
«Con Davide siamo amici da tempo perché quando sono arrivato vivevamo insieme. Mi ha detto di stare tranquillo e di continuare a lavorare bene in allenamento. Lui si sta togliendo grandi soddisfazioni e voglio seguire la sua strada: ha meritato la convocazione in Nazionale».
E Balotelli?
«Con Mario ho parlato meno, ma è un talento incredibile».
Come ha fatto Crisetig ad arrivare in Under 21?
«Con tanto impegno e tanti sacrifici. Il più grande è stato andare via da casa a 14 anni. Stare lontano da mia mamma, dai miei amici e non uscire la sera non è stato facile ma ci sono riuscito».
Che consigli le dà adesso sua madre?
«Di tenere i piedi per terra. E’ contenta per me, ma non vuole che mi monti la testa. Idem mio fratello Simone, che in passato ha giocato a calcio a livello dilettantistico, e mia sorella Arabella. Hanno ragione e non succederà».

GLI SCOPRITORI Uno l’ha lanciato in Nazionale, l’altro l’ha scoperto e portato all’Inter. Pierluigi Casiraghi e Roberto Samaden, rispettivamente ct dell’Under 21 e responsabile dell’attività di base del settore giovanile nerazzurro, non hanno dubbi sulle doti di Lorenzo Crisetig. «L’ho chiamato - ha spiegato il primo - perché ha qualità e volevo più alternative in mezzo al campo. Ha personalità, gioca la palla con la testa alta usando entrambi i piedi, ma è anche ragazzo tranquillo. La differenza di età con gli altri non si vede e può far parte di questo gruppo per diversi anni. È importante che abbia iniziato a respirare ora l’aria dell’Under 21». Entusiasta Samaden che, dopo aver scoperto Santon, ha concesso il bis con Crisetig. «Nell’estate 2005 - ha raccontato - lo sono andato a vedere ad un nostro camp: durava 7 giorni, ma dopo 24 ore avevo già deciso di “bloccarlo”. È rimasto in Friuli un altro anno in cui lo abbiamo “monitorato” e poi è venuto da noi. Ha grandi mezzi fisici ed atletici, ma i suoi punti di forza sono anche la testa e la serità con la quale si allena. La posizione in campo? Può ricoprire tutti i ruoli della mediana perché ha tecnica, corsa e capacità di inserimento. Lo definirei un centrocampista moderno e completo».

(Andrea Ramazzotti | Il Corriere dello Sport-Stadio | 2 settembre ’09)



La carriera in nazionale (figc.it)