CLAUDIO DELLA PENNA

Attaccante
Nato a Roma il 12 maggio 1989
Esordio in B: 23 gennaio 2010, Cesena-Gallipoli 0-0

2002-03 ROMA A 0 0 0 0
2003-04 ROMA A 0 0 0 0
2004-05 ROMA A 0 0 0 0
2005-06 ROMA A 0 0 0 0
39 2006-07 ROMA A 0 0 0 0
36 2007-08 ROMA A 0 0 1 0
2008-09 PISTOIESE C1 11 0
2009-10 ROMA A 0 0 0 0
Gen.2010 GALLIPOLI B 8 1
2010-11 ROMA A 0 0 0 0
Set.2010 TERNANA C1

(legenda)

Non saranno i novanta minuti concessi in contemporanea al diciassettenne Mario Balotelli, che non a caso ha ripagato la fiducia di Roberto Mancini segnando due dei quattro gol di un’Inter imbottita di ragazzini, ma i nove di Torino saranno comunque un ricordo indelebile nella memoria di Claudio Della Penna, l’unico tornato soddisfatto dall’infausta trasferta di Coppa Italia, anche se in certi casi il sorriso è meglio tenerlo ben nascosto visto l’umore del resto della squadra. Spalletti gli ha dato spazio al 36’ della ripresa, togliendo un deludente Antunes, quasi una mossa della disperazione, visto che in panchina di giocatori offensivi c’erano solo lui e il fratellino di Doni, che sarà pure in gran forma (tre gol nell’ultimo mese di campionato, due sabato scorso), ma deve ancora dimostrare molto.

Di Claudio Della Penna invece si parla sin da quando era bambino, e giocava nella scuola calcio più qualificata di Roma, il Centro Calcio Federale dell’Acquacetosa: a Trigoria ci arrivò nel 2001, a dodici anni, insieme a Simone Loiodice, coetaneo e compagno di squadra in Primavera. Non ha vinto quasi niente nel settore giovanile Della Penna, la classe ’89 non era certo al livello degli ’86 di Virga, Simonetta e De Martino o degli ’87 di Cerci, Freddi, Rosi e Grillo, l’unica soddisfazione poteva essere il Torneo di Viareggio, sfuggito solamente in finale contro il Genoa, ma a livello individuale sembra destinato a togliersi ancora parecchi sfizi.

Il ruolo è ancora tutto da decidere, visto che da ragazzino faceva il centravanti, poi la seconda punta, e che De Rossi lo ha utilizzato anche come trequartista, ma al momento è come esterno sinistro d’attacco che rende al massimo: veloce, opportunista, bravo in acrobazia, diventa imprendibile quando punta l’uomo in dribbling. Sei gol all’esordio nel campionato Primavera, vice capocannoniere della squadra dietro a Okaka e insieme a Marsili e Palermo, che però tiravano i rigori, che non sono mai stato il suo forte. Quest’anno era atteso come la stella della squadra – responsabilità condivisa un nuovo acquisto, lo svizzero Unal, che mercoledì era a Torino in panchina con lui Spalletti – e non sta deludendo le attese: maglia numero sette, quasi un portafortuna, ma scelto di recente, dopo aver giocato con il nove, l’undici e il dieci, è sempre tra i migliori in campo. E presto la Roma, che lo aveva convocato già per la prima di campionato, dovrebbe blindarlo con il primo contratto da professionista.
(Francesco Oddi - 21 dicembre ’07)

La carriera in nazionale (figc.it)