ANDREA DE ROSSI

Difensore
Nato a Roma il 16 settembre 1994
Esordio in A: -

2004-05 OSTIAMARE dil.
2005-06 ROMA A 0 0 0 0
2006-07 ROMA A 0 0 0 0
2007-08 ROMA A 0 0 0 0
2008-09 ROMA A 0 0 0 0
2009-10 ROMA A 0 0 0 0
2010-11 ROMA A 0 0 0 0
2011-12 PERUGIA C2
2012-13 PERUGIA C1

(legenda)

Carrington, venti chilometri dal centro di Manchester, venti minuti all’una, ora locale. I due portieri della Roma si stanno allenando a pochi metri da Ryan Giggs, nell’altra metà campo Wayne Rooney sta facendo il torello con una ventina di ragazzini, quello in maglia giallorossa, biondissimo e altrettanto magro, sembra persino più piccolo dei quindici anni che deve compiere il mese prossimo. La Manchester United Premier Cup volge verso il termine, si conoscono già le qualificate ai quarti, neppure ventiquattr’ore e al Teatro dei Sogni andrà in scena la finale, e buona parte dei ragazzi si è già svegliata, e sa che non potrà andarci con i tacchetti sotto le scarpe: l’organizzazione, che poi sarebbero la Nike e i padroni di casa, che ci hanno messo il centro sportivo e non solo, ha regalato ai partecipanti la possibilità di allenarsi con i giocatori della prima squadra, nello specifico Giggs, Rooney, Carrick, Fletcher e Macheda, l’italiano che a questo torneo non è mai riuscito a venire, con tutto che la Lazio ’91 era una buona squadra. Stesso discorso per Petrucci: la sua Roma era ancora migliore, perse in semifinale la fase nazionale, e a rappresentare l’Italia nel 2006 venne l’Inter di Davide Santon.

Nella hall of fame del torneo il più famoso degli italiani resta Alberto Aquilani, Daniele De Rossi non ce l’ha fatta a partecipare, il cugino sì, quando sembrava ormai troppo tardi. Ha giocato quasi niente quest’anno il piccolo Andrea, in campo alla prima giornata, in infermeria per il resto della stagione, un altro infortunio gli ha reso tutto con interessi, regalandogli la ribalta più importante che può capitare a quest’età: la lista è cortissima, sedici giocatori, al numero due c’era Alessio Serangeli, rimasto a casa all’ultimo per un’infrazione tibiale. All’edizione 2009 la Roma ha deluso, mancando i quarti per un’inattesa sconfitta con i non irresistibili tailandesi del Thonburi, ma Andrea, arrivato nel 2005 dall’Ostiamare, la stessa società dello zio Alberto e del cugino Daniele, quel giorno era in panchina. Ieri, quando l’organizzazione ha chiesto quattro giocatori per l’allenamento di gala, c’era ancora una partita da giocare, la finale per il tredicesimo posto con i messicani dell’Atlas, e il tecnico giallorosso (Mauro Carboni) ha mandato quelli che avevano corso meno, i due portieri e l’ultimo convocato. I ricordi più emozionanti, certe volte, capitano per caso.

(Francesco Oddi - Il Corriere della Sera - 8 agosto ’09)


Foto: Andrea De Rossi e Wayne Rooney
(manchesterunitedpremiercup.com)