MATTIA DE SCIGLIO

Difensore
Nato a Milano il 20 ottobre 1992
Esordio in A: 10 aprile 2012, Chievo-Milan 0-1

2005-06 MILAN A 0 0 0 0
2006-07 MILAN A 0 0 0 0
2007-08 MILAN A 0 0 0 0
2008-09 MILAN A 0 0 0 0
2009-10 MILAN A 0 0 0 0
2010-11 MILAN A 0 0 0 0
56 2011-12 MILAN A 3 0 2 0
2 2012-13 MILAN A
2 2013-14 MILAN A

(legenda)

Nel Milan dei tanti infortunati, il giovane De Sciglio è uno di quelli che può giocare: alle 11 sarà in campo a Copenhagen con l’under 20 di Di Biagio, amichevole con la Danimarca, da domani di nuovo agli ordini di Allegri, all’inseguimento di un sogno. «Vincere il campionato al primo anno con la prima squadra sarebbe fantastico – ha commentato dal ritiro azzurro, prima di imbarcarsi – anche se ho già avuto la fortuna di trovarmi nel gruppo dei grandi la scorsa estate a Pechino, quando arrivò la vittoria in Supercoppa».

Arrivasse il titolo, lui la sua piccola mano l’ha data, coi 90’ giocati a Verona conto il Chievo, terzino destro di una difesa d’emergenza assoluta, con Nesta e Yepes centrali e Zambrotta a sinistra. Il suo esordio in A, dopo i due spezzoni giocati in Champions League. «Dalla mia parte c’era Nesta, che mi ha dato parecchi consigli, mi ha sempre aiutato, e fatto giocare tranquillo – spiega il 19enne cresciuto a Milanello – è facile giocare accanto a un campione come lui, facile e molto bello. Ma tutti i compagni mi hanno sempre fatto sentire uno di loro, sin da quando ho fatto la preparazione a luglio, anche se poi ogni tanto torno a giocare in Primavera, per mantenere il ritmo partita. Per la gara di Verona, tra infortuni e squalifiche, eravamo decimati, il giorno prima il mister mi aveva provato coi titolari. Poi, la mattina, nella riunione tecnica, mi ha confermato che avrei giocato. Ero un po’ emozionato, sapevo che non avrei dovuto commettere errori in fase difensiva, io che sono un terzino a cui piace andare all’attacco, ma è andata bene».

E il giorno dopo Chievo-Milan, tutti davanti alla televisione, per Juventus-Lazio. «L’ho vista a casa, quando Mauri ha firmato il pareggio ci avevo sperato sul serio… Ma in ogni caso è difficile che la Juventus le vinca tutte. Che poi è quello che ci ha detto Galliani, di dare il massimo che prima o poi anche loro faranno un passo falso. Il gol non convalidato a Muntari nello scontro diretto ha pesato, però ora basta, fa parte del passato: mancano ancora 7 partite e dobbiamo pensare solo a vincerle tutte, per mettere pressione alla Juventus».

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 18 aprile ’12)


La carriera in nazionale (figc.it)