MATTIA DESOLE
Difensore
Nato a Zurigo (Svizzera) il 10 maggio 1993
Esordio in A: -
2007-08 | GRASSHOPPER | A | |||||
2008-09 | INTER | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2009-10 | INTER | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2010-11 | MILAN | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2011-12 | MILAN | A | |||||
2012-13 | MONZA | C1 | |||||
(legenda)
L’Inter prese Mattia Desole nel 2008, dal Grasshoppers: il primo anno lo passò dividendosi tra Allievi Regionali e Nazionali sotto età, insieme ai migliori del gruppo dei ’93, a partire da Bessa e Pecorini. Svizzero con passaporto italiano e origini venezuelane, ha due fratellastri calciatori, Frank (classe ’88, ex Lecce, ora al Grasshoppers) e Rolf Feltscher (classe ’90, al Parma dal 2010), che dopo aver giocato con tutte le selezioni giovanili elvetiche, under 21 inclusa, hanno entrambi scelto di difendere i colori del Venezuela a livello di nazionale maggiore. Desole, classe ’93, la scelta ha ancora tempo per farla, nel frattempo, nella seconda stagione in nerazzurro, se n’è andato a fare gli Europei under 17 da capitano della nazionale biancocrociata: finì nella top ten del torneo, eppure a fine anno fu svincolato. Su sua richiesta: il ragazzo, seguito da Mino Raiola, chiese e ottenne il cartellino sostenendo di voler tornare in Svizzera. E invece, alla fine, firmò a parametro zero per il Milan, mossa che fece parecchio rumore a livello giovanile. La prima stagione in Primavera l’ha passata a fare la riserva di De Vito, di due anni più grande: in estate, con la cessione al Cittadella del compagno è diventato titolare inamovibile sulla sinistra. Mancino, è un terzino che spinge parecchio, salta l’uomo e crossa bene, ma che deve migliorare moltissimo nella fase difensiva. Un problema che finora lo ha tenuto ben lontano dalla prima squadra: Allegri non lo ha mai convocato, neppure per la panchina.
(Francesco Oddi - 20 aprile ’12)