In attesa di completare l’organico della prima squadra, la dirigenza giallorossa è vicinissima a Francesco Di Mariano, palermitano del Lecce, uno dei migliori talenti del calcio giovanile italiano. Sedici anni compiuti ad aprile, è un trequartista che in prospettiva potrebbe ritrovarsi in cabina di regia, visto che a una tecnica eccellente e a un tiro potente e preciso abbina una buona struttura fisica, non comune per il ruolo. Punto fermo dell’Italia Under 16, il talento gli ha consentito di far passare in secondo piano una parentela importante, di cui non ama parlare: suo zio è Totò Schillaci, tra le altre cose proprietario della scuola calcio Palermo srl, sui campi del Ribolla, dove il ragazzo ha cominciato a giocare, attirando subito l’attenzione dei più importanti club italiani.

Il Milan provò a prenderlo tre anni fa, ci riuscì il Lecce, l’anno dopo: a marzo, giocando sotto età con la maglia numero 10, venne a Trigoria a sfidare gli Allievi. La Roma vinse 4-1, lui fu ugualmente il migliore in campo, segnò e dette spettacolo. Per età potrebbe fare ancora gli Allievi – dove troverebbe altri due ragazzi con un parente importante, i figli di Marchigianie Di Livio – ma per giocarci avrà bisogno del placet della Primavera, come era accaduto nella scorsa stagione con Alexis Ferrante, il centravanti preso dal Piacenza per 400.000 euro. O per Romagnoli: Di Mariano, per curriculum e potenziale, è considerato un giocatore di quel livello. Uno di quelli che può arrivare in prima squadra prima della maggiore età.

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 27 luglio ’12)

La carriera in nazionale (figc.it)