ANTONINO DI MAURO

Attaccante
Nato nel 1996
Esordio in A: -

2010-11 CATANIA A 0 0 0 0
2011-12 CATANIA A 0 0 0 0

(legenda)

C’è un allenatore giovanissimo, dietro il trionfo dei Giovanissimi: deve ancora compiere 28 anni Paolo Riela, tecnico dei ’96 del Catania, da ragazzino ha fatto tutta la trafila nella vivaio rossoazzurro. “Poi in Primavera mi sono rotto il crociato, ho avuto anche problemi alla cartilagine, e ho dovuto smettere, tornando nel 2006 come tecnico”. Domenica ha vinto la fase italiana della Manchester United Premier Cup, ad agosto accompagnerà i suoi ragazzi alla fase mondiale, nel centro sportivo dove si allenano i ragazzi di Alex Ferguson, con finale all’Old Trafford. “Un’emozione indescrivibile. A inizio torneo vedevo gli altri allenatori che parlavano tra loro: io ero il ragazzino del gruppo, magari qualcuno mi avrà pure preso per il massaggiatore. Poi però solo complimenti. A Catania lo speaker ha detto della nostra impresa, e ci siamo presi gli applausi di tutto lo stadio: bellissimo, con tutto che lo abbiamo saputo dopo, perché eravamo in viaggio”.

Bilancio del torneo, uno 0-0 e 4 vittorie, di cui 3 in rimonta, 2-1 contro Napoli, Chievo e Parma in finale. Antonino Di Mauro, una seconda punta che segna come una prima, ha messo la firma su tutte e quattro i successi, incluso il sorprendente 1-0 sull’Inter, a punteggio pieno in campionato. “La cosa più bella – racconta – è che con Parma e Inter avevo fatto due provini. Con lo stesso esito: sei bravo, ti faremo sapere, poi niente. Meglio così: mi sono dovuto trasferire lo stesso, vivo nel convitto, ma con due ore sono a casa, Portopalo di Capo Passero, provincia di Siracusa”.

Viene da fuori anche Sessa, un numero 4 da cui passano tutti i palloni: è lui l’altro marcatore della finale col Parma, l’autore del 2-1. “Sono di Salerno, primo anno a Catania: avevo fatto provini con Juventus, Udinese, Verona, Inter e Padova, ma in Sicilia mi trovo benissimo, è più simile alla mia regione. Eravamo venuti a questo torneo solo per divertirci, e fare un’esperienza che ci avrebbe fatto crescere. E invece…”.

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 15 marzo ’11)


La carriera in nazionale (figc.it)