MANUEL GIANDONATO

Centrocampista
Nato a Casoli (CH) il 10 ottobre 1991
Esordio in A: 6 febbraio 2010, Livorno-Juventus 1-1

2005-06 JUVENTUS A 0 0 0 0
2006-07 JUVENTUS A 0 0 0 0
2007-08 JUVENTUS A 0 0 0 0
2008-09 JUVENTUS A 0 0 0 0
36 2009-10 JUVENTUS A 1 0
36 2010-11 JUVENTUS A 2 0

(legenda)

«Cosa ho pensato quando ho visto Del Piero che usciva per far entrare me? Non mi sono neanche accorto che era lui, ero totalmente incosciente... c’è voluto un contrasto aereo con Lucarelli per farmi tornare alla realtà: a quel punto ho realizzato che stavo giocando in serie A». Il black-out da debutto, per Manuel Giandonato era iniziato quando Zaccheroni, durante Livorno-Juve, gli aveva detto di togliersi la tuta: «È stato stranissimo - racconta il diciottenne regista nato in Abruzzo e arrivato in bianconero cinque stagioni fa dal Pescara - quando Melo è stato espulso tutti pensavamo che entrasse Marrone, che ha più esperienza di me. Invece Zaccheroni ha detto che dovevo entrare io: in meno di mezzo secondo ero pronto e non ho capito più niente».

Livorno-Juve però è finita e Giandonato si rituffa nella Viareggio cup: «Voglio fare benissimo in questo torneo: a cominciare da domani (oggi, ndr), altrimenti è dura». Dura, seppur velocissima, è stata anche la sua corsa dalla Berretti, con cui giocava l’anno scorso, all’esordio in serie A: «Non avrei mai pensato neppure di trovare così in fretta spazio nella Primavera, sono al primo anno e noi nuovi avevamo i ‘90 davanti. Bruni però è stato chiaro fin da subito: avrebbe giocato chi se lo meritava. All’inizio ho faticato un po’, anche se il mister mi ha quasi sempre fatto entrare, poi da novembre sono riuscito a conquistarmi spazio dal primo minuto». Merito di grandi qualità sia in fase offensiva che difensiva: «Sono un regista e le mie doti migliori sono la visione di gioco e la capacità di cambiare fronte, però sono molto migliorato nell’interdizione e mi sto allenando tanto per continuare a farlo. È un lavoro che avevo iniziato a fare due anni fa negli Allievi. Poi ho continuato e quest’anno ci sto dando dentro. A chi mi ispiro? Non ho un modello particolare, guardo tutti quelli che giocano nel mio ruolo: due che mi piacciono sono Xabi Alonso e De Rossi».

(Sergio Baldini | Tuttosport | 9 febbraio 2010)



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