PIETRO IEMMELLO

Attaccante
Nato a Catanzaro il 6 marzo 1992
Esordio in A: -

2005-06 CATANZ. LIDO dil. 0 0 0 0
2006-07 FIORENTINA A 0 0 0 0
2007-08 FIORENTINA A 0 0 0 0
2008-09 FIORENTINA A 0 0 0 0
46 2009-10 FIORENTINA A 0 0 0 0
2010-11 FIORENTINA A 0 0 0 0
2011-12 PRO VERCELLI C1
11 2012-13 PRO VERCELLI B 29 5

(legenda)

È l’unico regalo di Calciopoli, il centravanti ragazzino che giovedì ha regalato all’Italia under 17 la qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale di categoria: doveva andare alla Juventus Pietro Iemmello, la tempesta che ha spazzato via la dirigenza bianconera lo ha portato a Firenze, dove pure stavano ancora bestemmiando per la penalizzazione costata la Champions League, e non avevano nessuna intenzione di consolarsi con l’arrivo di un ragazzino di supposto talento. Aveva quattordici anni all’epoca Iemmello, giocava nel Catanzaro Lido, era già stato a Torino a provare, gli avevano detto che era bravo, e dato appuntamento all’estate, per cominciare la stagione coi Giovanissimi Nazionali, poi con lo scoppio di Calciopoli la Juventus si liberò dell’uomo che lo aveva scoperto, l’ex braccio destro di Moggi Franco Ceravolo, capo degli osservatori, che per ripicca segnalò il ragazzo a Pantaleo Corvino, che non perse tempo e lo prese a scatola chiusa, senza neppure bisogno di vederlo all’opera.

Tre anni dopo, il ragazzo è uno degli uomini di punta della Primavera di Renato Buso, con cui a giugno ha vinto lo scudetto Allievi Nazionali (17 gol, tra cui quello che ha sbloccato la finale con l’Inter, con tutto che nel girone di andata ha giocato molto poco, operandosi a entrambe le ginocchia, due menischi nel giro di una settimana), e la società lo ha già vincolato con il primo contratto da professionista, assegnandogli la maglia numero 46 nella numerazione della prima squadra. In nazionale c’era arrivato nel 2007, convocato in under 16 da Antonio Rocca, che ora fa anche da vice da Casiraghi in under 21, ma non si era fermato a lungo: neppure una presenza nel 2008-09, saltando il campionato Europeo che ha qualificato gli azzurrini per il Mondiale nigeriano.

Nel giro azzurro ci è tornato tra agosto e settembre, prima per uno stage, poi per la doppia amichevole con la Repubblica Ceka, il 13 ottobre si è presentato a Coverciano per il ritiro in vista della spedizione in terra d’Africa, lunedì è sceso in campo da subentrato, un quarto d’ora contro l’Algeria, giovedì ha completato la rincorsa prendendosi la maglia da titolare contro la Corea del Sud. Che si era anche portata in vantaggio, su rigore, dopo aver fatto tremare per due volte la traversa azzurra, il pareggio lo ha firmato, con doppia carambola sul palo interno, un colpo di testa di un altro talento delle giovanili viola, il centrale difensivo Camporese: neppure cinque minuti dopo il ragazzo che avrebbe dovuto giocare nella Juventus, sfruttando un’intesa affinata in tre anni con Federico Carraro, che lo ha messo davanti al portiere con un magnifico colpo di tacco, ha firmato con un preciso destro a incrociare sul secondo palo il 2-1 che ha promosso l’Italia con un turno di anticipo. Roba da Kaka e Pato, e infatti il calabrese trapiantato a Firenze ha esultato come il milanista con l’apparecchio ai denti, con le dita a cuore, per dedicare alla fidanzata il gol con cui ha messo al sicuro il posto di centravanti titolare, in una giovane Italia alla conquista del Mondo.

(Francesco Oddi - Corriere Fiorentino - 31 ottobre ’09)



La carriera in nazionale (figc.it)