Tutto si può dire, tranne che la Lazio arrivi al primo derby da campione d’Italia dopo 12 anni nelle condizioni migliori, e non solo perché in settimana la squadra non si è mai potuta allenare a Formello (dividendosi tra Labaro e il Gentili, alla Giustiniana), causa rifacimento dei campi. Tounkara, espulso contro il Livorno per doppia ammonizione (una per aver mostrato, dopo un gol, una maglia dedicata al compagno infortunato Antic, l’altra per simulazione), è squalificato; è stato chiesto a Petkovic e Tare di far scendere Keita, ma stamattina si saprà (potrebbero esserci anche Elez e Crecco). Tante delle speranze di Bollini sono allora riposte su Cristiano Lombardi, che pure in questo inizio di stagione ha sofferto qualche problema fisico. Prima una lesione al retto femorale gli aveva fatto saltare la Nazionale Under 19, poi un dolore alla caviglia lo ha costretto alla panchina contro il Livorno.

In panchina ci si è seduto per la prima volta con i grandi il 21 febbraio, Lazio-Borussia Moenchengladbach. Nato a Viterbo e cresciuto nella Viterbese, dopo un anno al Siena è arrivato alla Lazio nel 2010 e ha iniziato a segnare valanghe di gol. Ma dopo aver deciso, lo scorso anno, i quarti dei playoff scudetto contro il Torino, l’esterno (che lo scorso anno ha perso tragicamente il fratello Maurizio) non ha più trovato la rete. Ci proverà oggi, a casa di Totti, giocatore che il lazialissimo Lombardi ammira «per la capacità di ricoprire tutti i ruoli dell’attacco». Senza Tounkara e, forse, anche senza Keita, è un po’ quello che dovrà fare oggi.

(Marco Calabresi - La Gazzetta dello Sport - 2 novembre ’13)

La carriera in nazionale (figc.it)