FRANCESCO MARIA LUCATELLI
Attaccante
Nato a Roma il 13 marzo 1995
Esordio in A: -
2005-06 | SAN LORENZO | dil. | |||||
2006-07 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2007-08 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2008-09 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2009-10 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2010-11 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2011-12 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Ott.2012 | LAZIO | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
(legenda)
(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 6 novembre ’12)
Volevano Keita, hanno preso Lucatelli. Che dopo sei stagioni con la Roma sabato vivrà il suo primo derby da giocatore della Lazio proprio perché dopo un anno e mezzo il suo coetaneo preso dal Barcellona (che tutti accreditano di mezzi strepitosi, ma nessuno ha mai visto giocare) non ha ancora il transfer. Lucatelli da non tesserato a Formello ha passato un paio di mesi, ma per scelta tecnica: il tecnico della Primavera Bollini lo ha valutato a lungo, poi ha dato l'ok, facendolo debuttare dieci giorni fa contro il Crotone. “Il reparto offensivo è quello in cui abbiamo meno giocatori, visti i problemi col tesseramento di Keita e Mamadou e l'infortunio di Rozzi, Lucatelli può svariare su tutto il fronte d'attacco. E allenandosi con noi ha saputi ritagliarsi il suo spazio, con grande applicazione e senso del sacrificio”.
Arrivò alla Roma a 11 anni Lucatelli, dal San Lorenzo, e in breve divenne una delle stelle del gruppo dei '95: da ragazzino era più alto della media, faceva coppia in attacco con Jacopo Ferri, che invece rispetto alla media stava sotto, andava a duemila all'ora, ma per molti sarebbe stato limitato dal fisico. Lucatelli non aveva questo problema: una volta, con gli Esordienti, segnò un gol a cucchiaio al Memorial Dino Viola, il più importante della categoria, e visse il suo primo quarto d'ora di notorietà, anche perché era biondino e aveva il 10 sulle spalle. Giocò la finale scudetto persa da Montella coi Giovanissimi, poi cominciò la china discendente, conclusa con l'arrivo del coetaneo italo-argentino Ferrante. Non riusciva più a fare la differenza, l'ultima partita della sua ultima stagione in giallorosso fu un Roma-Lazio in provincia di Siena che valeva l'accesso alla semifinale scudetto, ma lui non la giocò, Tovalieri lo aveva lasciato a casa. Mentre Ferri, il compagno d'attacco di quando erano bambini, era in campo con la fascia di capitano. Sabato, per la prima volta, saranno avversari. E forse parleranno di quando erano i più bravi della squadra, le partite finivano con 6-7 gol di scarto, e un fuoriclasse della difesa come Romagnoli si notava di meno.