ALEX DANIEL PENA

Portiere
Nato a Craiova (Romania) il 26 gennaio 1990
Esordio in A: -

Gen.2008 ROMA A 0 0 0 0
2008-09 ROMA A 0 0 0 0
34 2009-10 ROMA A 0 0 0 0
40 2010-11 ROMA A 0 0 0 0
2011-12 DIN. BUCAREST B B 14
12 2012-13 BARI B 2 -5
12 2013-14 BARI B
2014-15

(legenda)

Sotto lo sguardo attento di Razvan Lucescu, nell’accademia del calcio della federazione, la Coverciano romena, Alex Pena si racconta. E gongola tutto orgoglioso, con il suo accento che ha già preso la cadenza romana de Roma, per una convocazione dal gusto speciale. Il portiere della Primavera della Roma è già passato per la trafila delle rappresentative giovanili, ma questa chiamata vale doppio. Primo, perché a sceglierlo è stato il ct della nazionale maggiore, che ha deciso di guidare anche l’inedita Under 23. Secondo, perché Lucescu junior, il figlio di Mircea, ex tecnico dell’Inter, da giocatore, e parliamo dell’altro ieri, è stato un portiere. L’ha scelto due volte, da ct e da specialista del ruolo. «È proprio così, essere chiamato dall’allenatore della nazionale maggiore è una grande soddisfazione, dopo l’Under 18 e 19, dopo aver fatto anche gli Europei. È importante per me», spiega il giovane portiere romeno. Che oggi, contro la nostra Under 20 di Lega Pro, partirà in panchina, ma c’è tempo per mettersi in mostra. Soprattutto si confermerà con la Primavera giallorossa.

«Sono a Roma da tre anni, vivo a Trigoria e sono titolare di una squadra che è in testa alla classifica. E sono felice di potermi anche allenare con la prima squadra, sono già stato convocato, in Europa League». In prima squadra c’è il suo connazionale, Lobont: «C’è sempre da imparare dai giocatori più grandi, meglio se c’è uno come lui, è come un fratello. Ho un bel rapporto anche con Doni e Julio Sergio». Sente la stima di Ranieri, «con il quale ho un ottimo rapporto», vive il clima dello spogliatoio, «speriamo che la Roma ottenga il massimo possibile, ma è meglio non dire niente», e sul futuro si affida alle scelte della società: «Non so se l’anno prossimo andrò in prestito, vediamo quello che succede. Per fortuna ci sono persone che pensano per me».

(Ettore Intorcia | Il Corriere dello Sport-Stadio | 10 marzo ’10)