SIMONE PERILLI
Portiere
Nato a Roma il 7 gennaio 1995
Esordio in A: -
2005-06 | LAZIO | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2006-07 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2007-08 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2008-09 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2009-10 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2010-11 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2011-12 | ROMA | A | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Gen.2012 | SASSUOLO | B | 0 | 0 | 0 | 0 | |
12 | 2012-13 | SASSUOLO | B | 0 | 0 | 0 | 0 |
12 | 2013-14 | SASSUOLO | A | ||||
(legenda)
(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 1 giugno ’10)
Quando Roma e Genoa sono andate ai rigori, domenica pomeriggio a Trigoria, per giocarsi l’accesso alle finali scudetto del campionato Giovanissimi Nazionali, i genitori di casa erano relativamente tranquilli: anche tre mesi prima, nella finale della Viareggio Junior Cup, con la Lazio, era successa la stessa cosa, e il portiere giallorosso, Simone Perilli aveva messo le mani sulla coppa parandone 3 su 4. Quelli del Genoa, al contrario, la vedevano grigia: a 15 anni non è facile andare sul dischetto e trovarsi davanti uno stangone che supera ampiamente il metro e novanta, che quando stai scegliendo l’angolo di battuta tiene le braccia distese e sembra coprire tutto lo specchio. Ha segnato a raffica quest’anno la Roma di Vincenzo Montella, ma per il superamento degli ottavi deve ringraziare il suo portiere, che durante la regular season è rimasto spesso inattivo per manifesta superiorità della squadra.
La sua partita era cominciata in salita, con il retropassaggio sciagurato di un compagno, che aveva annullato il vantaggio di un prezioso 1-1 in trasferta, proseguita in gloria (dopo il pareggio di Fedeli), con una gran parata a mano aperta a 4’ dalla fine del secondo supplementare, e finita in trionfo. Stesso andamento della sua carriera, almeno per il momento: quattro anni fa, quando la Roma lo prese dalla Lazio, il tempo nelle uscite non era perfetto, e la presa neppure, però i compagni gli arrivavano a malapena alla spalla, per cui la società era quasi obbligata a puntarci, in attesa di miglioramenti. Che sono arrivati, di colpo, nell’ultimo anno, quando a Trigoria hanno preso Riccardo Tassi, che aveva trascinato la Tor Tre Teste al titolo regionale: con l’arrivo del (quotatissimo) rivale Perilli non ha più sbagliato un colpo. Risultati: il posto da titolare (che a quest’età vuol dire giocare le stesse partite del dodicesimo, facendo però quelle importanti), la convocazione in nazionale per le preselezioni dell’under 16, e l’apoteosi di domenica.
“Perilli? Quando proviamo i rigori, in settimana, li calcia sempre – spiega Montella – anzi, volevo farlo tirare anche prima…” E invece, quando ha bloccato il settimo rigore, e deviato in angolo l’ottavo, sul dischetto sono andati due difensori, e hanno sbagliato: quando il decimo rigorista genoano ha mandato sul fondo sarebbe toccato all’ultimo centrocampista, ma Perilli ha preso palla, l’ha messa sul dischetto e ha posto fine a una serie che sembrava non finire mai. Con tanti saluti a chi pensava giocasse solo per quell’altezza quasi innaturale per un bambino che doveva ancora sviluppare: c’è anche il carattere, il giocatore si farà.
La carriera in nazionale (figc.it)