CRISTIANO PICCINI

Difensore
Nato a Firenze il 26 settembre 1992
Esordio in A: 5 dicembre 2010, Fiorentina-Cagliari 1-0

2004-05 FIORENTINA A 0 0 0 0
2005-06 FIORENTINA A 0 0 0 0
2006-07 FIORENTINA A 0 0 0 0
2007-08 FIORENTINA A 0 0 0 0
2008-09 FIORENTINA A 0 0 0 0
2009-10 FIORENTINA A 0 0 0 0
2009-10 FIORENTINA A 0 0 0 0
2011-12 CARRARESE C1 32 1 0 0
18 2012-13 SPEZIA B 0 0 0 0

(legenda)

La sorpresa è stata talmente tanto grande che le prime due occasioni in cui è stato chiamato in causa non se l’è neppure cavata troppo bene: se Michele Camporese è sempre stato il predestinato, quello che se non fa strada lui qualcuno ha sbagliato a gestirlo, il coetaneo Cristiano Piccini era quello bravino, ma vediamo se arriva, che non è mica certo. In serie A ci è arrivato domenica contro il Cagliari, appena 15 giorni dopo il predestinato Camporese, che ormai se gioca con la sicurezza di un veterano non fa neanche più notizia: anche in maglia viola erano arrivati lo stesso anno, quando ne avevano 13, il pisano Camporese dall’Acli Garzella, il fiorentino Piccini dallo Sporting Arno. Erano venti, presi per fare gli Esordienti, sono rimasti solo loro due, uno titolare fisso, e spesso e volentieri pure capitano, uno altrettanto spesso e meno volentieri in panchina: il 19 giugno 2009, nella finale Allievi contro l’Inter, l’esordiente di domenica entrò in campo a venti dalla fine, sul 2-0 per i viola, e lasciò il campo dopo 16’, e il gol dei nerazzurri.

Quest’anno, con in rosa il brasiliano Matos e il ghanese Acosty, che prima di arrivare a Firenze aveva pure trovato il tempo di segnare in C, Piccini si sarebbe giocato un posto un posto in panchina col ’93 Grifoni, col rischio di perdere pure quello in caso di dirottamento in fascia di Carraro o Seferovic: Corvino si è fatto due conti, e ha suggerito a Buso che Piccini, che sfiora il metro e novanta, poteva far più comodo se avesse arretrato il raggio d’azione da esterno d’attacco a terzino destro.

In quel ruolo c’era già Andrea Bagnai, classe ’92 pure lui, il quarto viola che un anno fa era al Mondiale under 17, insieme a Camporese (ovviamente), Carraro e Iemmello: l’Italia uscì contro la Svizzera di Seferovic, Bagnai era in panchina, ma solo perché al suo posto c’era il talento emergente dell’Inter Felice Natalino . E Bagnai, che sabato ha giocato con la Primavera contro il Cesena, era uno di quelli che poteva sperare nella convocazione di Mihajlovic: l’altro, il primo, era Federico Masi, utilizzato in settimana nel finale della gara di Coppa Italia con la Reggiana. Classe ’90, un passato in azzurro tra under 16 e under 17, quando esordì Camporese stava ancora completando il recupero dall’infortunio rimediato a maggio con la prima squadra, quando gli è passato avanti un esterno d’attacco adattato, di due anni più giovane, ci è rimasto male. Il padre ancora peggio: ha dichiarato che da quando ha lasciato il procuratore caro alla società e a Corvino, le cose sono cambiate in peggio, la Fiorentina ha annunciato querela, l’ex agente pure. E ancora non si sapeva che il difensore portato in panchina avrebbe pure esordito: al 34’ della ripresa fuori Pasqual, De Silvestri a sinistra, a destra Piccini, maglia numero 40 e guanti neri che facevano a cazzotti con le maniche corte. Al primo spunto Agostini lo lascia sul posto, al secondo pure, il terzo spunto lo prova Matri ma stavolta il ragazzino è bravo, lo porta sull’esterno, gli leva palla senza fallo e appoggia su Gamberini. E peccato che quello stesso pallone, scagliato in avanti per Vargas, sia stato poi calciato su Agazzi, altrimenti la favola sarebbe stata ancora più bella.

(Francesco Oddi - Corriere Fiorentino - 7 dicembre ’10)