Al “Bonelli” di Montepulciano, dove oggi il Frosinone si giocherà lo scudetto Allievi con la Pro Vercelli, il terzino sinistro dei gialloblù Alessio Pompei c’è stato già due anni fa, per lo stesso motivo: finale del campionato Giovanissimi Nazionali, Vincenzo Montella in panchina, Milan-Roma 3-0. Pompei la finale la vide dalla tribuna, ma quell’anno resta il più bello dei sei passati nel settore giovanile della Roma. «Anche perché con Montella mi trovavo bene – spiega il ragazzo – con tutto che non ero titolare: un mese prima delle finali mi disse che mi avrebbe fatto confermare. Mentre Tovalieri un anno dopo ha scritto nella sua relazione che alla Roma non servivo. Pazienza: quest’anno al Frosinone me ne sto togliendo di soddisfazioni».

Come quella di tornare a Montepulciano due anni dopo: i suoi ex compagni della Roma ci hanno sperato fino al pari con la Lazio di venerdì, di cui ha beneficiato la Sampdoria, che poi ha vinto la semifinale con la Fiorentina, e alle 17 si giocherà il tricolore con l’Empoli. A seguire toccherà al Frosinone, alla ricerca del secondo scudetto di fila, dopo quello Berretti vinto due settimane fa a Monza. Anche per Pompei sarebbe il secondo titolo: con la Berretti, allenata da Roberto Stellone, ci ha giocato tutto l’anno, scendendo con gli Allievi solo a campionato finito, in tempo per le Final Eight. Ora che Stellone è stato promosso in prima squadra per varare un progetto-giovani, per il 17enne scartato dalla Roma le prospettive si fanno interessanti. Specialmente se potesse scrivere sul curriculum: due scudetti in un mese.

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 19 giugno ’12)