GIUSEPPE ROSSI

Attaccante
Nato a Teanek (Stati Uniti) il 30 settembre 1987
Esordio in A: -

2001-02 PARMA A 0 0 0 0
2002-03 PARMA A 0 0 0 0
2003-04 PARMA A 0 0 0 0
2004-05 MANCHESTER U. A 0 0
42 2005-06 MANCHESTER U. A

(legenda)

Non è una fuga, perché tutto avviene alla luce del sole e nel rispetto delle regole. E’ semplicemente una sconfitta, l’ennesima del nostro calcio, che da una parte (vedi provvedimento della Giunta Coni) lavora per salvare i vivai, ma dall’altra registra la partenza di due talenti purissimi, sicuramente tra i migliori della loro annata, che sono finiti in Inghilterra.

Gli allievi del Parma, campioni d’Italia dopo la vittoria contro il Treviso, avevano due stelline: Arturo Lupoli e Giuseppe Rossi, classe 1987. Hanno giocato anche nell’under 17 di Antonio Rocca, e con Alessio Cerci della Roma componevano un tridente di lusso. E se il talento giallorosso (già lanciato in A da Fabio Capello) resta da noi, per i due giovani parmensi s’aprono le porte della Premier League.

Lupoli è finito all’Arsenal, Rossi al Manchester United. Nessun trucco, ma operazioni condotte da agenti tra i più importanti in Italia: il gruppo Pasqualin nel caso di Lupoli, il gruppo Pastorello per quello di Rossi.

Le due società inglesi si sono dimostrate più avanti rispetto alle nostre e hanno seguito i due ragazzi per mesi e mesi. Lupoli, autore di 40 reti in 20 gare di campionato e di 4 nei 4 incontri della fase finale disputata a Pescara, è stato seguito 28 volte da diversi osservatori di Arsene Wenger, che a sua volta ha visionato molte videocassette e l’ha voluto personalmente a Londra. Il Manchester invece ha due osservatori in Italia e uno vive proprio a Parma, e la scelta è caduta su Rossi dopo averlo visto in una Under e dopo averlo vivisezionato per tutta la stagione.

Diciamo la verità: anche le società italiane li conoscono, e bene. Ma Arsenal e Manchester United hanno avuto la meglio, per il tempismo, la determinazione, magari per la proposta economica e il fascino che li accompagna.

Il Parma ha cercato di trattenerli, ma nulla ha potuto e adesso riceverà un indennizzo, come prevedono le norme internazionali: una cifra da moltiplicare per gli anni trascorsi dal ragazzo nel settore giovanile, per un coefficiente riguardante la squadra che vende. Dunque il Parma incasserà circa 280.000 per Rossi e qualcosa in più per Lupoli, ma non è questo il punto. Il problema è che gli inglesi stavolta si sono rivelati più furbi, più decisi e più preparati di noi.

Lupoli a Parma poteva diventare il nuovo Gilardino. Napoletano di Frattamaggiore, vive a Casalmaggiore (Cremona) con i genitori: madre casalinga, padre funzionario all’Ufficio delle Entrate. Ha giocato nel Parma per sette stagioni. Alto 1,80, pesa 70 chili ed è molto veloce, con un cambio di passo micidiale e sangue freddo in zona-gol: è facile (ma ardito) accostarlo a Thierry Henry, tuttavia se Wenger è pazzo di lui, forse, è anche per questo.

Rossi invece ricorda Beppe Signori: velocissimo, forte tecnicamente, con un grande fiuto del gol, scaltro e furbo, ha deciso lui la finale contro il Treviso (gol su punizione allo scadere) e ha anche segnato due gol nell’amichevole di Coverciano tra l’Under 17 e la Nazionale in partenza per il Portogallo. Rossi ha madre americana ed è nato nel New Jersey da padre italiano: adesso i genitori e la sorella sono pronti a trasferirsi a Manchester per vivere accanto a lui, che arriva in Inghllterra con il grande vantaggio di conoscere già benissimo l’inglese (e non è poco).

Mercoledì Rossi sarà in Inghilterra a firmare il contratto e poi andrà in ritiro verso la fine del mese con la squadra riserve dello United. Invece Lupoli arriva oggi a Londra per conoscere Wenger e per andare a visitare i posti dove andrà a vivere: reduce da un piccolo intervento chirurgico al naso, a metà luglio andrà anche lui in ritiro ma, a differenza di Rossi, andrà a lavorare con la prima squadra e solo in un secondo tempo sarà assegnato alla squadra-riserve.

In Italia li potremo rivedere soltanto con la maglia azzurra dell’Under 18, che indosseranno da settembre con il tecnico Paolo Berrettini. Magari un giorno torneranno a giocare da noi. Ma adesso a crescerli e a goderseli sono gli inglesi. Un vero peccato.

(Nicola Binda | La Gazzetta dello Sport | 5 luglio 2004)


La carriera in nazionale (figc.it)