Il problema del 18enne Massimo Sammartino, a conti fatti, è che la Roma Primavera sta andando troppo bene per dare una risposta alla grande domanda che sta dietro a ogni terzino: “Ma sa difendere?” In una squadra che ha vinto 7 partite su 7, che segna minimo 2 gol e altre volte arriva a 6 o 7, non è facile per un fluidificante mostrare la sua fase di non possesso: oggi pomeriggio (ore 14.30, diretta Roma Channel) a Trigoria ci proverà con la Lazio, la grande antagonista della Roma, specialmente da quando è tornato Bollini, uno scudetto nel 2001 e uno a giugno. E il terzino sinistro Sammartino dovrà vedersela col coetaneo Lombardi, ala destra che quando c’è da aiutare il centrocampo non si tira indietro.

Sarà il duello chiave della partita: il numero 3 della Roma in questi mesi ha stupito chi non lo conosceva: un martello sulla sinistra, che arriva continuamente sul fondo, e crossa con una precisione rara. Lo scorso anno era la riserva di Yamnaine: il 23 gennaio giocavano in Coppa Italia sia la prima squadra che la Primavera, si ritrovò in panchina con Zeman perché l’altro doveva fare il titolare con De Rossi. Ora il francese non gioca in Seconda Divisione Belga, lui è l’unico, col portiere Proietti Gaffi, a non aver saltato neanche un minuto. Gioca nella Roma da quando aveva 10 anni, di derby ne ha giocati una lunga serie: in una Primavera che dovrebbe tener fuori Capradossi e Calabresi, appena tornati dal Mondiale Under 17, ci sarà bisogno della sua esperienza.

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 2 novembre ’13)