JACOPO SCIAMANNA

Attaccante
Nato a Viterbo il 24 maggio 1990
Esordio in A: -

2002-03 LAZIO A 0 0 0 0
2003-04 LAZIO A 0 0 0 0
2004-05 LAZIO A 0 0 0 0
2005-06 LAZIO A 0 0 0 0
2006-07 LAZIO A 0 0 0 0
2007-08 LAZIO A 0 0 0 0
2008-09 LAZIO A 0 0 0 0
41 2009-10 LAZIO A 0 0 0 0
2010-11 SAN MARINO C2 8 0

(legenda)

C’è un ragazzino, nella Lazio, che ha segnato in una sola stagione 54 reti. Tra partite ufficiali ed amichevoli. Poche? Tante? Sicuramente da segnalare l’exploit di Jacopo Sciamanna, classe 90, laureatosi, fuori da ogni discussione, come goleador del settore giovanile. Il campioncino in erba ha la faccia pulita di chi sa il fatto suo. Poche parole, timido in apparenza, Jacopo si trasforma con i suoi amici ed è sempre pronto alla battuta ed allo scherzo. Punta centrale, classico centravanti, può giocare anche di sponda o in appoggio del suo amico Mendicino nei Giovanissimi d’Elite. Ad un certo punto della stagione, però, Fabio Giallatini, che ha l’occhio lungo come le aquile, ha capito che il ragazzo poteva fare comodo anche con i Giovanissimi Nazionali considerando che, in fase offensiva, nonostante l’impegno di Costantini, Flavi, Bartoloni e De Fabiis, serviva sperimentare un bomber vero e proprio, un centravanti che la buttasse dentro al primo tocco. Giallatini ha reclutato Sciamanna e Tuia. Il primo in attacco, il secondo in difesa sin da gennaio. Così, per Jacopo, è cominciato un campionato nel campionato. Chiaro che le difficoltà di affrontare un livello superiore non erano poche, altrettanto vero che, però, la sfrontatezza e la voglia di fare bene gli hanno permesso non solo di segnare il gol vincente contro l’Empoli (1-0 finale) ma di fare sovente bella figura anche in amichevole contro Ceccano e Racing Club (a segno in entrambi i casi).

Da febbraio a giugno è stato più spesso con Giallatini che con Bracaccia, sintomo chiaro di scalata rapida nella categoria superiore. Jacopo è veloce, agile e scattante ed ha contribuito, con 26 reti, a far sì che i Giovanissimi d’Elite arrivassero alla fine della stagione regolare con 20 vittorie, un pareggio ed 1 sola sconfitta, arrivata quando lui non era in campo contro la Tor Tre Teste dopo 17 risultati utili consecutivi. Nei play-in il suo impiego è stato intermittente. Giallatini, ormai, lo considerava un suo pupillo, chiamandolo sempre più spesso con i Nazionali. Nella finale della Coppa Lazio la Roma si è rivelata osso duro e Sciamanna non si è perso d’animo. Ha continuato a lavorare con serietà, senza battere ciglio, pronto ad aiutare i suoi compagni. Ragazzo serio, studioso, da lui mai una parola fuori posto, educato e gentile. Il prossimo anno potrebbe essere quello della definitiva consacrazione.

(Mario Gaetano | Il Corriere dello Sport-Stadio | giugno 2004)