FREDERIK SORENSEN

Difensore
Nato a Copenhagen (Danimarca) il 14 aprile 1992
Esordio in A: 7 novembre 2010, Juventus-Cesena 3-1

2008-09 LYNGBY B
2009-10 LYNGBY B
43 2010-11 JUVENTUS A 17 0
33 2011-12 JUVENTUS A

(legenda)

Il naso rotto, il carattere forte e pochi spiccioli. Una sintesi estrema per raccontare Frederik Sorensen, il difensore danese della Juventus che in silenzio ha conquistato prima Fabio Paratici, che è andato a scovarlo nell’Under 19 del Lyngby, poi Gigi Delneri, che l’ha già schierato quattro volte in campionato (e tre da titolare) e naturalmente i compagni, che si sono subito affezionati a lui. L’inizio della storia è traumatico, nel senso letterale del termine. La Juve fa arrivare Sorensen in estate per disputare qualche amichevole con la Primavera. Nel primo test contro l’Asti dopo dieci minuti il centravanti avversario gli spacca il naso. Conseguente corsa in ospedale a Torino insieme a Gianluca Pessotto, ricovero immediato e operazione il giorno dopo. Chi si immagina un ragazzo disperato perché ricoverato in un Paese straniero, senza la possibilità di comunicare e senza un familiare si sbaglia di grosso. L’unica cosa che fa Frederik è telefonare a casa: «Mi sono rotto il naso, ma non c’è nessun problema».

Nulla spaventa questo ragazzone che ha compiuto 18 anni il 14 aprile, è alto 193 cm e pesa 80 kg. A Genova si è preso un calcione da Toni, ha fatto una smorfia con il viso e ha proseguito come se nulla fosse. Una specie di quercia che, però, non ha solo un gran fisico. Sa leggere le situazioni difensive, è duttile (sarebbe un centrale ma per adesso è stato impiegato a destra), non butta via la palla ma cerca di giocarla. E poi ha un carattere forte: non si abbatte di fronte alle difficoltà (a Catania dopo un inizio difficile ha saputo riprendersi), non si spaventa di fronte alle responsabilità, non si monta la testa. La sera di Juve-Roma, quando a sorpresa Delneri lo schierò titolare, subito dopo la partita si informò dei suoi programmi della mattina seguente: «A che ora ho l’allenamento con la Primavera?». Lo tranquillizzarono: «Vai a casa e dormi». La casa, in realtà, è il convitto della Primavera a Nichelino: pochi passi da Vinovo, nessuna tentazione di vita notturna, ma Frederik non sembra il tipo da discoteca.

Si sta giocando il futuro e non vuole commettere alcun errore. Sorensen è a Torino in prestito e a giugno la Juve potrà riscattarlo per circa 150.000 euro: pochi spiccioli, appunto, visto che già oggi vale non meno di 5 milioni. È sveglio, intelligente: comincia a parlare italiano e capisce quasi tutto. Ha la patente, ma non la macchina: ogni giorno chiede un passaggio per Vinovo e i «vecchi» se lo coccolano perché ne apprezzano la serietà e il carattere. Se continuerà su questa strada Frederik potrà davvero diventare un difensore molto forte. E grazie alla competenza di Paratici la Juve si troverebbe in mano un campioncino per pochi spiccioli. Anche così si costruisce un futuro vincente.

(G.B. Olivero | La Gazzetta dello Sport | 11 dicembre ’10)