LUKAS SPENDLHOFER

Difensore
Nato a Neunkirchen (Austria) il 2 giugno 1993
Esordio in A: -

2010-11 A. ST.POELTEN dil.
2010-11 INTER A 0 0 0 0
2011-12 INTER A 0 0 0 0
63 2012-13 INTER A 0 0

(legenda)

Un gol per un sorriso. Lo segna Lukas Spendlhofer, il centrale difensivo dell’Inter che, battendo la Reggina, entra negli ottavi del Viareggio. Austriaco, ridere non è una sua prerogativa. Arrivò l’anno scorso a gennaio, ma con Pea non ha giocato praticamente mai: problemi burocratici e dura concorrenza. Quest’anno? È riserva: gioca il Viareggio perché Bianchetti s’è trovato i muscoli in disordine. Il gol alla Reggina lo confeziona con rabbia: palla di Crisetig in mezzo lui sì che ha già debuttato, anche in Champions, a Mosca, e l’austriaco che scocca due tiri verso la porta, ricordando forse di essere un ex centrocampista, come i trequarti della difesa schierata ieri dall’Inter. Il primo tiro respinto, il secondo diviene gol. «A fine gara — ammette Stramaccioni — ho scherzato sul fatto che avesse segnato anche lui e l’ho visto per la prima volta sorridere da quando l’alleno».

Lukas Spendlhofer ha ottime referenze: nazionale Under 19, nella Jugendliga U18 era capitano, titolare, e sempre primo in classifica con l’AKA St.Poelten, mentre il Rapid rincorreva e perdeva. Arrivò a Milano con un bottino di 6 gol due doppiette e i galloni del migliore centrocampista del torneo. Non è indispensabile oltrepassare i confini per trovare sue perle: in Coppa Italia ha messo la museruola a Babacar nei due 0-0 con la Fiorentina l’Inter uscì ai rigori. Stazza da cestista con i suoi 187 centimetri, serietà unica. Ha promesso l’intervista a «Inter Channel» a patto che si parli inglese. «Con l’italiano faccio ancora fatica» — s’è scusato. E con l’Inter? Fatica a trovare posto, ma quando gioca non sbaglia una gara.

Lui e Longo è come se avessero preso appuntamento coi gol della qualificazione. Entrambi al 44’ del primo e secondo tempo. Longo è bravo a stoppare, girarsi e sparare in rete un assist di Bessa, italo-brasiliano nato sui campi di calcio a 5 e che ama da morire toccare il pallone pure di suola.

(Gaetano Imparato - La Gazzetta dello Sport - 11 febbraio ’12)