La scorsa estate, presentando la squadra della ritrovata serie A, Corioni si lasciò volutamente sfuggire: “Ho il nuovo Baggio, ma non vi dico il nome”. Il segreto, che per gli addetti ai lavori non era affatto tale, è durato molto poco, troppo forte l’orgoglio di avere in casa “il nuovo Baggio” (Tassi) e il “nuovo Buffon” (Leali, di due anni più vecchio, se così si può dire di un ragazzo diventato maggiorenne da tre mesi). In realtà Lorenzo Tassi, per caratteristiche e per primi accenni di carriera, più che Baggio, arrivato a Brescia a 33 anni, andrebbe accostato ad Andrea Pirlo, che come lui a Brescia è nato e cresciuto, esordendo in serie A a 16 anni, al termine di un campionato concluso con la retrocessione.

Trequartista, centrocampista centrale di qualità, all’occorrenza seconda punta, Lorenzo Tassi fa parte del giro delle Nazionali giovanili dal Torneo di Natale del 2008 (66 convocati, 25 del ’93, 37 del ’94 e soli quattro ’95, lui, Valerio Giordano, Capezzi e Cannataro), a marzo, al girone di qualificazione dell’Europeo under 17 era aggregato al gruppo dei ’94, unico titolare sotto età, andando anche a segno nella gara (inutile, l’Italia era già fuori) contro la Slovacchia.

Con i 13’ più recupero giocati al posto di Antonio Filippini in Brescia-Fiorentina (2-2) del 22 maggio è diventato il più giovane giocatore utilizzato nel campionato di serie A 2010-11, l’unico ’95 a scendere in campo, in un’annata in cui i più bravi tra i suoi coetanei hanno fatto gli Allievi Nazionali sotto età, e solo pochissimi fortunati (tra gli altri Di Benedetto e Savelloni nel Pescara, ultimo però nel suo girone) hanno ottenuto l’esordio in Primavera. Tassi invece con la Primavera ha fatto buona parte della stagione, al contrario del fratello Matteo, classe ’93, tesserato anche lui per il Brescia, ma aggregato alla squadra Berretti, meno prestigiosa e competitiva.

In un girone in cui persino Milan e Inter sono state costrette a fare i play-off la Primavera di Saurini ha mancato l’accesso alla fase finale, Lorenzo si è consolato con l’esordio in A, a 16 anni, 3 mesi e 10 giorni: nella storia del Brescia un solo giocatore era stato così precoce, ovviamente Andrea Pirlo (16 anni e due giorni). L’esordio, nobilitato peraltro da un’intuizione che ha messo Eder davanti al portiere, un paio di minuti dopo il suo ingresso, farà alzare ulteriormente una valutazione già abnorme: lo vogliono tutti i più grandi club italiani ed europei, Inter e Juventus hanno provato a prendere in coppia sia lui che Leali, il Milan, quando aveva 15 anni, era arrivato ad offrire cinque milioni di euro. Che Corioni ha rifiutato: segno che quando parla del nuovo Baggio, ci crede sul serio.
(Francesco Oddi - 25 maggio ’11)
La carriera in nazionale (figc.it)

Mercato: Lorenzo Tassi è dell'Inter (inter.it)