CAMPIONATO EUROPEO UNDER 17
Fase finale - Finalissima - Albo d'oro

FINALE

Mercoledì 5 giugno 2024
Limassol (Cipro)

ITALIA-PORTOGALLO 3-0

ITALIA (4-3-1-2) Pessina; Benjamin, Verde, Natali, Cama (34’st Lauricella); Coletta, Sala (34’st Lontani), Di Nunzio (20’st Garofalo); Liberali (20’st Mantini); Camarda (45’st Campaniello), Mosconi. A disp. Nunziante, Ballo, Nardin, Orlandi. All. Favo
PORTOGALLO (4-2-3-1) Diogo Ferreira; Edgar Mota, Rui Silva, Rafael Mota, Martim Cunha; Eduardo Felicíssimo (20’st David Daiber), João Simões (18’st Tiago Ferreira); Geovany Quenda (21’st João Trovisco), Rodrigo Mora, Eduardo Fernandes (18’st Cardoso Varela); Gabriel Silva (18’st Afonso Patrão). A disp. Miguel Gouveia, Duarte Soares, Afonso Sousa, Afonso Meireles. All. João Santos
ARBITRO Gidzhenov (Bulgaria)
MARCATORI 7’pt Coletta, 16’pt e 5’st Camarda
NOTE ammoniti Rui Silva, Sala, Camarda, Mantini, Edgar Mota, Mosconi

L’Italia Under 17 di Massimiliano Favo è campione d’Europa. Un successo clamoroso e inatteso quello della Limassol Arena, il primo dell’Italia nella categoria. Arrivato contro il Portogallo, avversario sempre temibile, ma che porta bene agli azzurrini: è lo stesso battuto un anno fa dai 2004 di Alberto Bollini, che conquistarono per la seconda volta l’Europeo Under 19. La prima volta era capitata vent’anni prima, a Paolo Berrettini, che aveva regalato il primo trofeo internazionale giovanile della Figc (l’Under 21 è un discorso a parte, e col calcio giovanile c’entra davvero molto poco) battendo già allora il Portogallo, con in campo i vari Aquilani, Chiellini, Pazzini e Padoin.

All’esordio in questo Europeo cipriota, all’Aek Arena di Larnaca, mentre l’Italia batteva 2-0 una buona Polonia, passava sui monitor quella che avrebbe benissimo potuto essere una finale, Francia-Inghilterra, gara da sempre combattuta e interessante, a tutti i livelli. Al 51’ era già 0-4, grazie due gol di Moore e uno di Nwaneri, due tra i 2007 più forti al mondo, non a caso già fatti esordire in Premier League da Tottenham e Arsenal. Due giorni dopo, sempre a Larnaca ma all’Ammochostos Stadium, quell’Inghilterra che sembrava destinata a dominare l’Europeo veniva suonata (4-1) da un Portogallo di marziani. E l’Italia, dopo aver fatto percorso netto nel girone (tre su tre: il 2-0 alla Polonia è stato bissato con la Slovacchia, il primo gol è stato incassato contro la Svezia nella terza gara, quando gli azzurrini erano già certi di qualificazione e primo posto, e Favo aveva ruotato gli effettivi) le ha battute entrambe, per alzare la coppa: a fatica il quarto con l’Inghilterra, che dopo aver concluso al secondo posto un girone terribile in cui la quarta forza era la Spagna, ha sprecato molto e maledetto l’ottima vena del portiere del Milan Longoni, con una gara perfetta in finale, contro il Portogallo. Che dopo 16’ già era sotto di due gol: il romanista Coletta, ex trequartista che da tempo studia da mezzala, a segno già all’esordio e nella semifinale vinta 1-0 contro la Danimarca, sblocca di testa, su cross del compagno di club Cama. Che poco dopo è autore anche del secondo assist, un filtrante per il milanista Camarda, centravanti puro che segna un gol da numero 10, saltando due avversari palla al piede prima di infilae il portiere da posizione angolatissima.

Il Portogallo, che schiera sulla trequarti l’attesissimo Rodigo Mora del Porto, e tiene in panchina il compagno di squadra Cardoso Varela, strepitosa ala sinistra classe 2008, imprendibile contro l’Inghilterra, accusa il colpo, e non riesce a reagire. E al 5’ della ripresa incassa anche il 3-0, ancora di Camarda, servito da un ottimo filtrante del capitano, l’interista Mosconi, già schierato sotto età in Primavera da Chivu. La partita di fatto finisce lì: l’ingresso di Cardoso Varela porta un po’ di scossa, quella che non ha portato il temibile ma incostante numero 7 Quenda, ma non riesce a impensierire Pessina, subentrato tra i pali (già dalla semifinale) dopo che Longoni aveva preso un colpo in testa, che per i protocolli Fifa lo ha costretto a rimanere fuori. Rodrigo Mora viene premiato come miglior marcatore, ma il premio di miglior giocatore va al milanista Camarda, il più giovane esordiente della storia della serie A, il più atteso - anche prima dell’Europeo - tra i talenti di casa nostra.