CAMPIONATO PRIMAVERA 2024-25
Regular s. - Fase finale - Finalissima - Albo d'oro

FINALE

Venerdì 30 maggio 2025, ore 20.30
Viola Park, Bagno a Ripoli (FI)

FIORENTINA-INTER 0-3

FIORENTINA (3-5-2) Leonardelli; Kouadio, Baroncelli, Romani (39’st Puzzoli); Trapani, Gudelevicius (1’st Caprini), Harder, Keita (17’st Ievoli), Scuderi (17’st Balbo); Tarantino (28’st Braschi), Rubino. A disp. Vannucchi, Sadotti, Lamouliatte, Deli, Elia, Bertolini. All. Galloppa
INTER (4-3-3) Calligaris; Aidoo (19’st Della Mora), Re Cecconi, Alexiou, Cocchi; Berenbruch, Bovo (19’st Zanchetta M.), Topalovic (33’st Venturini); De Pieri (40’st Pinotti), Spinaccè (33’st Lavelli), Mosconi. A disp. Zamarian, Maye, Zarate, Quieto, Motta, Garonetti. All. Zanchetta A.
ARBITRO Angelillo di Nola (Morea-Russo; Ursini)
MARCATORI 21’pt Bovo; 36’st Berenbruch, 43’st Lavelli
NOTE ammoniti Bovo, Gudelevicius, Aidoo, De Pieri, Lavelli. Spettatori 1.500 (sold-out)

Non basta il fattore campo - per il secondo anno di fila le finali sono organizzate nello splendido Viola Park - alla Fiorentina: l’Inter di Andrea Zanchetta - che aveva concluso la regular season al secondo posto, staccata di 9 punti dalla Roma, poi eliminata proprio dai viola in semifinale - vince 3-0 e festeggia lo scudetto Primavera, l’undicesimo della sua storia (ed è record). La squadra di Daniele Galloppa ha giocato alla pari il primo tempo, ma paga una certa sterilità offensiva: meglio l’Inter nella ripresa, anche per la maggiore qualità dei cambi (su tutti Lavelli, sicuro protagonista nella prossima stagione).

Galloppa conferma in toto la formazione che ha battuto la Roma, con il gioiellino Rubino avanzato seconda punta al fianco di Tarantino e Caprini fuori dall’undici, Andrea Zanchetta cambia un solo ruolo rispetto al successo ai rigori con il Sassuolo: toglie il figlio, Mattia, sempre titolare nel corso della stagione, affidando la regia a Leonardo Bovo. Che lo ringrazia sbloccando il risultato in mischia, al 21’, dopo un avvio con tanta tensione e poche emozioni. Angolo di Berenbruch, testa di Re Cecconi che colpisce la traversa da due passi, Mosconi sempre di testa trova una grande risposta d’istinto di Leonardelli, la palla finisce sul piede di Bovo, che mette in rete, nonostante il tentativo disperato di salvataggio sulla linea di Romani. La Fiorentina replica con un sinistro di Rubino deviato in angolo (sulla battuta il colpo di testa di Tarantino finisce ampiamente sopra la traversa), poi di nuovo Inter con Berenbruch, che si libera molto bene, ma non inquadra la porta in diagonale. Topalovic, tra i più attesi, lanciato in A all’ultima giornata da Inzaghi, si vede solo per un pessimo destro sul fondo a tre minuti dall’intervallo, ben più vivace De Pieri, sulla destra del tridente. Al 2’ di recupero è lui a lanciare Aidoo che mette in mezzo, deviazione ravvicinata di Spinaccè, gran parata di Leonardelli, che si conferma portiere da seguire, ora che non ha più l’ombra del coetaneo Martinelli, rimasto a fare il terzo in prima squadra.

A inizio ripresa nella Fiorentina c’è la seconda punta Caprini al posto del mediano Gudilevicius, anche ammonito, con Rubino che arretra sulla trequarti. Al 7’ proprio Rubino va via ad Aidoo, che lo stende appena prima dell’ingresso in area, da posizione decentrata: ammonizione e punizione, lo stesso numero 11 alla battuta, la palla colpisce la parte alta della traversa. Anche l’Inter - come la prima squadra - leva gli ammoniti: fuori Aidoo e Bovo, dentro Della Mora e Mattia Zanchetta. Un cross rasoterra di De Pieri manda Topalovic al tiro da fuori, deviato in angolo, sul fronte opposto una punizione di Rubino trova la testa di Baroncelli, palla alta di poco. Galloppa toglie il deludente Tarantino inserendo Braschi al centro dell’attacco, Zanchetta da fuori prova a impegnare Leonardelli, poi ci prova proprio Braschi: la respinta di Calligaris non è perfetta, irrompe Balbo e calcia di prima, ma il portiere - pure lui destinato a una bella carriera- si fa subito personale con la tempestiva uscita che chiude lo specchio sulla conclusione del venezuelano. E sul rovesciamento di fronte ci prova anche Della Mora in diagonale, tiro respinto. Al 36’ la difesa viola lascia scorrere un traversone da trequarti di Berenbruch: la palla sembra persa, è bravissimo Cocchi (altro gioiellino) sia a crederci che a crossare di prima proprio sulla linea di fondo, a centro area spunta proprio Berenbruch, che anticipa Romani e calcia in rete il pallone del raddoppio. Galloppa tenta il tutto per tutto, togliendo proprio Romani per mettere Puzzoli all’ala, ma nel finale, con la viola sbilanciata, arriva anche il 3-0, con Lavelli, subentrato a Spinaccè: il numero 9, lanciato da Zanchetta, parte in contropiede, sbilancia Kouadio con una finta e calcia di potenza sul primo palo, senza lasciare scampo a Leonadelli. A fine gara i giornalisti presenti hanno votato il premio Morosini, per il miglior giocatore della fase finale: lo ha vinto, quasi all’unanimità, il centrocampista dell’Inter Thomas Berenbruch, classe 2005, forse il più continuo anche nel corso della stagione.

Francesco Oddi
@Jones_FO