JONATAN LUCCA

Centrocampista
Nato a Meia (Brasile) il 2 giugno 1994
Esordio in A: -

2012 INTER. P.ALEGRE A 0 0
47 2012-13 ROMA A 0 0 0 0
2013-14 ROMA A

(legenda)

Più dell'eliminazione in semifinale di Coppa contro un fortissimo Napoli, è la classifica a certificarlo: la Roma di Alberto De Rossi, quarta a 5 punti dal secondo posto che vale la qualificazione diretta, non è la stessa dell'anno scorso. Una notizia a metà, visto a Trigoria sapevano che il gruppo dei '93 (due scudetti di fila) era migliore di quello dei '94: era capitato anche in passato, si rimediava promuovendo sotto età i migliori Allievi. Da Aquilani a Cerci, da Rosi a Okaka, tanti hanno cominciato così.

Con la nuova dirigenza la Roma opera con forza sul mercato giovanile, ma i risultati non sono stati quelli della scorsa stagione, quando Tallo, Lopez e persino il desaparecidoNego fecero la differenza. Cosa che non sta certo riuscendo a Jonatan Lucca, regista pescato in Brasile per la prima squadra e mandato in ritiro con Zeman, che ogni tanto lo porta in panchina, ma non sembra entusiasta delle sue doti. La tecnica ce l'ha, ma è macchinoso, soffre il pressing, e quando perde palla a Trigoria si alza spesso un brusio di disapprovazione. Non entusiasma neppure il francese Yamnaine: la Roma poteva prenderlo un anno prima, lo lasciò andare al Parma, che non lo ha tenuto. Fuoriquota, è più vecchio di Marquinhos e Romagnoli, con la prima squadra ha fatto un allenamento prima di Roma-Inter, poi hanno chiamato la sua riserva (Sammartino). Il romeno Bumba è partito fortissimo, 3 gol nelle prime 4 partite, ma nelle ultime gare sembra irriconoscibile, il brasiliano Gonzalez è venuto dal Flamengo per giocare una sola volta, contro l'ultima in classifica, Ferrante e Svedkauskas non stanno andando male ma ci si aspettava qualcosa di più: i trascinatori della squadra sono Frediani e Matteo Ricci, due romani arrivati alla Roma a 11 anni. E il Napoli di Roberto Insigne, che domina il girone, sembra la Roma di qualche anno fa: due stranieri tra campo e panchina, gli altri cresciuti in casa.

(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 1 febbraio ’13)