“Cluj è a 700 chilometri dalla mia città, e sono tutti stranieri. Nessun dubbio, tiferò per la Roma”. E in attesa della sfida di Champions, Adrian Marius Stoian da Craiova, nazionale romeno under 21, vent’anni il prossimo 11 febbraio, sabato è andato a vedere Pescara-Roma Primavera, la squadra che lo ha portato in Italia ospite di quella che lo ha preso in prestito per fargli fare il titolare in B. “E invece, a tre giorni dall’inizio del campionato, dopo aver giocato in Coppa contro l’Albinoleffe, mi sono rotto la clavicola, e sono rimasto fermo due mesi. Cinque presenze e mi sono fermato di nuovo, per un problema muscolare, ma dopo la sosta sarò di nuovo in campo”. Centrocampista centrale di qualità, corsa e piedi buoni che gli consentono di fare anche la punta esterna, è quello che ha avuto più fortuna della mezza dozzina di romeni portati a Roma da Popescu: Pena e Mladen, quarto portiere della prima squadra e vice capitano della Primavera, non hanno una presenza in gare ufficiali, lui esordì pochi minuti dopo D’Alessandro, Roma-Juventus 1-4 del 21 marzo 2009, dopo neppure due mesi in Primavera. “Ero arrivato in estate, ma c’erano problemi di tesseramento, ho cominciato a giocare a fine gennaio. Nel frattempo però mi sono allenato per tre mesi con Spalletti, che mi fece esordire al posto di Vucinic. Ho fatto appena in tempo: il recupero era al termine, Scaglia mi stava preparando all’ipotesi peggiore, quella di perdere l’esordio per quella palla che non voleva uscire dal campo. Lo stadio era pieno, ma ero talmente emozionato che non sentivo nulla, come se non ci fosse nessuno”.
(Francesco Oddi - 7 dicembre ’10)