KHOUMA EL BABACAR

Attaccante
Nato a Thiès (Senegal) il 17 marzo 1993
Esordio in A: 27 febbraio 2010, Lazio-Fiorentina 1-1

2007-08 FIORENTINA A 0 0 0 0
2008-09 FIORENTINA A 0 0 0 0
21 2009-10 FIORENTINA A 4 1 1 1
9 2010-11 FIORENTINA A 18 0 3 2
9 2011-12 FIORENTINA A
Feb.2012 RAC.SANTANDER A
2012-13 PADOVA B 0 0 0 0

(legenda)

La storia è nota: il talento più puro e grezzo del calcio italiano, Mario Balotelli era virtualmente della Fiorentina, i genitori (adottivi) chiesero un appartamento in Toscana per stare vicini al figlio, Corvino, che aveva già promesso 400.000 euro al Lumezzane, non se la sentì di alzare l’investimento, e poche settimane dopo il ragazzino passò all’Inter. Tre anni dopo aver perso il Pazzo Diamante, il Direttore Sportivo viola si ritrova tra le mani l’unico giocatore del panorama giovanile italiano con le spalle abbastanza grandi da poter reggere il paragone.

Non ha la triste storia familiare dell’interista il senegalese Khouma el Babacar, sedici anni compiuti il 17 marzo, ma la progressione quando parte palla al piede è molto simile, come la sfrontatezza con cui riesce a lasciare sul posto avversari ben più grandi di lui. Fino a pochi mesi fa la differenza massima non superava i quattro o cinque anni, come può capitare a un ragazzo che dovrebbe fare gli Allievi Regionali e invece si ritrova titolare in Primavera, ora il ragazzino, dopo aver fatto la preparazione estiva in prima squadra, è a tutti gli effetti la quinta punta della Fiorentina. A Corvino, che lo ha pescato in una scuola calcio di Fuerteventura, ha regalato il primo scudetto giovanile con la Fiorentina, dopo i trionfi di Lecce, e la delusione viola del campionato 2005-06, doppia finale persa con la Juventus, reti di Criscito e Paolucci per la Primavera, Lepri e Pasquato per gli Allievi, prima dei calci di rigore. Doveva arrivare l’anno scorso il primo titolo toscano del talent scout salentino, a Firenze ancora non si spiegano come non abbiamo ammazzato il campionato i Giovanissimi del ’93, che oltre a Babacar avevano in rosa quattro componenti dell’Italia Under 16, tra cui l’attuale numero 10, Alberto Baccarin, che sta cominciando a schivare i primi insidiosissimi paragoni con Roberto Baggio.

Quest’anno i talenti del ’93 si sono divisi tra Allievi Regionali e panchina nei Nazionali, Babacar doveva essere l’unico titolare nel gruppo dei ’92, e invece ha saltato un gradino in più, passando direttamente a disposizione di Alberto Bollini, sei gol in Primavera, solamente Maritato, più vecchio di quattro anni, ha fatto di meglio. Dopo l’inattesa eliminazione della prima squadra del vivaio il diamante nero è tornato con gli Allievi per le finali scudetto: è stato lui, segnando l’1-0 e procurandosi il rigore del raddoppio, contro una Roma ancora imbattuta, a portare i viola in finale, lui a deciderla, servendo gli assist dei gol di Iemmello e Matos, e conquistando la punizione che Carraro ha trasformato nel 2-0. Niente da fare per l’Inter, che portava ancora sulle maglie lo scudetto vinto un anno fa da Santon, uno dei pochi a portarsi a casa il tricolore sia con i Giovanissimi che con gli Allievi.

Balotelli, a livello giovanile, può vantare uno scudetto solo, nel 2006-07, quando era ancora in età per gli Allievi: vinse con la Primavera ma non riuscì ad esordire in serie A. Basterà un solo minuto, in questa stagione, e il tranquillo Babacar, il ragazzino che scambiavano per Papa Waigo, potrà dirsi più precoce dell’irrequieto fenomeno interista. E quel minuto, per uno che già 7 mesi fa, ben prima degli applausi in ritiro, era stato portato da Prandelli ad allenarsi con i grandi, sembra davvero a portata di mano.

(Francesco Oddi - Corriere Fiorentino - 11 ottobre ’09)