CRISTIAN GALANO
Attaccante
Nato a Foggia il primo aprile 1991
Esordio in A: -
2005-06 | BARI | B | 0 | 0 | 0 | 0 | |
2006-07 | BARI | B | 0 | 0 | 0 | 0 | |
38 | 2007-08 | BARI | B | 0 | 0 | 0 | 0 |
15 | 2008-09 | BARI | B | 1 | 0 | ||
2009-10 | BARI | A | 0 | 0 | |||
2010-11 | GUBBIO | C1 | 30 | 5 | |||
19 | 2011-12 | BARI | B | 15 | 1 | 1 | 0 |
7 | 2011-12 | BARI | B | 0 | 0 | 0 | 0 |
(legenda)
(Francesco Oddi - La Gazzetta dello Sport - 20 maggio ’09)
Il ragazzo che ha segnato più di Macheda non ha ancora fatto un minuto nel calcio dei grandi, ma dovrebbe sbloccarsi presto, probabilmente già sabato, sul campo della Salernitana, altrimenti contro un Treviso già in C: era in panchina contro il Modena Cristian Galano, Antonio Conte gli ha preferito Bellomo, coetaneo e compagno di squadra e di reparto, ma nelle due partite che mancano ci sarà sicuramente tempo per un secondo esordio.
Non ha raggiunto la qualificazione alla fase finale il Bari Primavera, ma in società non se ne preoccupano più di tanto: l’anomalia di una prima squadra senza giocatori cresciuti in casa sembra destinata a durare poco, e i due diciottenni affidati alle cure di Maiellaro hanno tutte le carte in regola per esordire in serie A con la maglia biancorossa. Cristian Galano, maggiorenne dal primo aprile, i suoi assi ha cominciato a giocarseli a Coverciano, nel dicembre del 2005, al torneo di Natale: 88 convocati divisi in quattro squadre, tre delle quali formate dai migliori giocatori del campionato Giovanissimi Nazionali, che quell’anno vide proprio il Bari a un passo dallo scudetto. Finale in campo neutro a Perugia, Galano da una parte, Santon dall’altra, un gol per parte nei regolamentari, un secondo nei supplementari, ai rigori tricolore all’Inter.
A sbagliare l’ultimo, e a ricevere l’amara coppa per il secondo posto, il più mingherlino dei biancorossi, Nicola Bellomo, subentrato a inizio ripresa, con la squadra sotto di un gol. Piedi da adulto, fisico da bambino: tre anni dopo, nel passaggio da un Renato Curi semivuoto a un San Nicola colmo e festante, ha acquisito buona parte dei centimetri per fare il calciatore, non ancora i chili. Numero dieci, testa alta e talento da vendere, quando De Vezze gli ha lasciato il posto al 21’ della ripresa, la situazione era ideale per giocare senza pressioni, con il Modena sotto tre gol e di un uomo. Ha provato un paio di volte il suo colpo migliore, il passaggio filtrante, poi il tiro al volo, palla alta sopra la traversa: avesse fatto centro, il paragone con Cassano non glielo avrebbe tolto nessuno.
Paragone che in futuro potrebbe essere speso anche per Galano, con tutto che, al contrario del coetaneo, è nato a Foggia e non a Bari: come Antonio ha un volto segnato dall’acne che lo fa sembrare più maturo della sua età, e un talento sfrontato che hanno imparato a conoscere anche lontano da Bari. In Nazionale, sin da quel primo stage del 2005, la sua carriera si incrocia con quella di Federico Macheda: quest’anno Massimo Piscedda ha convocato due volte in under 19 il romano d’Inghilterra, entrambe le volte è rimasto a secco ed ha lasciato il posto alla seconda punta del Bari, utilizzabile anche come ala sinistra nel 4-4-2. Brevilineo, robusto, inarrestabile quando parte in progressione, con un sinistro a cui affidano ogni tipo di calcio piazzato, angolo o punizione che sia, Galano quest’anno ha già segnato quattro gol in maglia azzurra: l’anno prossimo i ’91 giocheranno le qualificazioni all’Europeo, e se il pupillo di Ferguson vuole il posto da titolare dovrà sudarselo.
La carriera in nazionale (figc.it)